Lavoro, ammortizzatori sociali in discesa. Nel ragusano numeri verso pre-Covid

Il lavoro sta tornando alla normalità pre-Covid.

Per molti, non per tutti. La provincia di Ragusa, pur con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, è quasi una mosca bianca nel sempre più desertico panorama lavorativo siciliano.

Rapporto nazionale Uil


È’ quanto emerge dai dati contenuti nel rapporto annuale Uil
sugli ammortizzatori sociali, che prende in esame il quadriennio 2019-2022, con in mezzo i due anni della pandemia, in cui è esploso il ricorso delle aziende private alla cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, al fondo di solidarietà.

I numeri


Insieme a Trapani, Ragusa è in generale fra le 15 province italiane ad avere registrato il minore incremento di ore di ammortizzatori autorizzate
. Se nel 2019, prima delle dolorose chiusure del febbraio di tre anni fa, se ne contarono 94.117 ore, nell’anno trascorso sono state 166.476.
Di più, certo. Ma non paragonabili ai 6.142.954 di ore del 2020 e ai 4.117.654 di ore del 2021.
Nel dettaglio, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria segna 67.915 ore del 2019 e 92.214 ore del 2022. Ma nel 2020 le ore di Cig furono 3.104.691, l’anno dopo scesero a 1.423.585. Anche in questo caso, Ragusa è nell’elenco delle 15 province per minor numero di ore di cassa integrazione ordinaria nel quadriennio preso in considerazione dal rapporto Uil.


Cig e Cigs, Ragusa fra province con minore incremento


Stessa classifica per le ore di cassa integrazione straordinaria: 25.810 nel 2019, 88.240 nel 2020, 35.686 nel 2021, 34.161 nel 2022.
Il maggiore divario si registra nelle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga: appena 392 nel 2019, esplose a 2.950.023 nel 2020, ancora alte con 2.658.383 ore nel 2021, 40.101 ore nel 2022.

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