Trattati come le bestie. I retroscena dello sbarco costato la vita a 6 persone . Inaccettabile disumanità

Era partito dalle coste della Turchia 15 giorni fa il gruppo di migranti che ha visto due bambini piccoli, di 1 e 2 anni di età, morire di sete e fame durante la traversata nel Mediterraneo verso l'Europa. Secondo quanto appreso dall'AGI,  dopo quattro-cinque giorni il cibo sarebbe finito e dopo qualche altro giorno ancora si erano esaurite anche le scorte di acqua, tanto che le persone hanno bevuto quella del mare. La piccola imbarcazione – apprende ancora l'AGI – avrebbe incrociato diversi natanti nella sua traversata e uno di questi avrebbe gettato in mare delle casse d'acqua che però i migranti non sono riusciti a prendere. Una coppia di siriani ha perso nella traversata entrambi i figli; sono morti anche un dodicenne, la nonna di un bambino e la mamma di un altro bambino, e un altro adulto. Poi il salvataggio effettuato dalla nave da carico Arizona partita dalla Turchia e diretta a Malta. Ieri mattina erano state evacuate con un elicottero una giovane donna e la nipotina senza piu' forze: la piccola, ormai allo stremo delle forze, muoveva debolmente gli occhi. Sono state portate a Malta e si stanno riprendendo. La notte scorsa, il trasbordo da nave Arizona alla Cp 325 che ha portato i migranti superstiti a Pozzallo per poi accoglierli all'hot spot. Erano ustionati dal sole e in pessime condizioni di salute

La Guardia Costiera sottolinea che il trasferimento dei naufraghi sulla motovedetta è avvenuto ad un'ottantina di miglia al largo delle coste siciliane e che sul mercantile non c'erano i corpi delle sei persone – due bimbi, un adolescente e tre donne – che secondo il racconto degli stessi migranti sarebbero morti di sete e fame. Il mercantile, dice ancora la guardia Costiera, "si trovava in navigazione in prossimità della piccola imbarcazione alla deriva e procedeva al recupero di tutte le persone presenti a bordo" dopo essere stata "precedentemente dirottata in zona dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera italiana, unitamente ad un altro mercantile di bandiera italiana" proprio "per dare assistenza all'unità in difficoltà". Dalla nave inoltre "nella giornata di ieri veniva evacuata per gravi motivi sanitari una bambina in grave stato di disidratazione, e trasportata urgentemente, insieme alla madre, a La Valletta tramite un elicottero maltese". I 28 sopravvissuti sono in "discrete condizioni di salute"

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI POZZALLO

"Impressionante lo stato di disidratazione e debolezza di tutti i migranti che faticavano a mantenere la stazione eretta – dice Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo – Oltre al grave stato di disidratazione, si evidenziava anche un'eccessiva desquamazione cutanea da probabile esposizione al vento, al sole e al mare. Una migrante è stata trasportata in ospedale, tutti gli altri sono stati immediatamente rifocillati ed idratati a Pozzallo. L'immagine terribile era paragonabile a quella dei sopravvissuti nei lager nazisti. Un orrore senza fine – conclude -, inaccettabile assistere a questa terribile disumanità"

 SAVE THE CHILDREN "SGOMENTO PER 6 MORTI SU BARCONE"
 "Accogliamo con profondo sgomento questa nuova tragedia che vede ancora una volta i bambini vittime dell'indifferenza. Chi scappa da conflitti, violenze e povertà estreme non può continuare a perdere la vita nel Mediterraneo. Rinnoviamo ancora una volta l'appello alle istituzioni italiane e dei Paesi europei per la creazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso in mare e per l'attivazione di canali sicuri e legali di accesso. Inoltre, è necessario garantire che le navi che operano nel Mar Mediterraneo, anche mercantili o di organizzazioni non governative, non incontrino alcun ostacolo quando soccorrono e sbarcano le persone in difficoltà". Lo dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, commentando la notizia della morte di 6 persone, tra cui bambini, adolescenti e donne, su un barcone giunto a Pozzallo. Save the Children, nell'ambito del suo impegno in frontiera a sostegno dei bambini con le famiglie e dei minori soli che arrivano via mare, in collaborazione con Unicef, è presente all'hotspot di Pozzallo per l'assistenza e la protezione dei sopravvissuti.


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