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La psicomagia del teatro per bambini
28 Apr 2022 11:42
“Houston! … qui Ragusa.”
La rubrica dello psicologo, a cura di Cesare Ammendola
Sipario!
Credo profondamente nel teatro per bambini e nella sua risonanza psicologica evolutiva e persino “terapeutica”. Esattamente.
Ho avuto la fortuna di assistere in questi giorni ad uno spettacolo in particolare. Mi piace citarlo ad esempio di quest’arte della crescita creativa ed emotiva del mondo.
Gli alunni della scuola primaria, in diversi Istituti della provincia di Ragusa, sono stati spettatori vitalissimi dello spettacolo teatrale “Baciami mamma”, deliziosamente confezionato dalla compagnia “Abaco, il teatro conta”.
Muniti di rigorose mascherine, disposti ordinatamente in uno spazio idoneo (un quasi-teatrino per piccoli “cine-amatori”), sono stati catturati e hanno infine interagito con gli attori e col regista durante la virtuosa messa in scena. Puro divertimento. Ma molto più.
La recitazione, colorata dal canto e dall’utilizzo sapiente e rocambolesco dei puppets, ha restituito in scena un tema psico-sociale interessante e postmoderno, incentrato sul bisogno di una bambina, la principessa Vittoria, di essere amata e “vista” dalla mamma, la regina Sofia, ella distratta e poco presente e assorbita dai gran cavoli suoi e narcisismi vari.
A nulla valgono i viaggi nei quali la bimba si rifugia per non pensare: presto Vittoria si sentirà sola e abbandonata dalla sua mamma.
Solo un sano panico indurrà la madre a ricordarsi della figlia, data un giorno per dispersa e introvabile. E sulla scia del più fabuloso lieto fine (versione post Covid 19), da lì in poi le due vissero felici e presenti, nell’abbraccio delle cose dovute. Nel gioco e nel tempo condiviso. E l’austera educatrice concederà alla figlia di realizzare i propri sogni più anticonvenzionali, siccome concepiti dal rigido codice del regno: ballare e cantare e artisteggiare allegramente qua e là.
Questa essenzialmente la trama (dalle venature psicoleggianti) di questo spettacolo in particolare, dai risvolti appunto allusivamente pedagogici e “catartici” per il tramite di processi di identificazione e proiezione.
Più in generale, i benefici di frequentare il teatro per i bambini sono molteplici: la migliore percezione di sé e dello spazio circostante, lo stimolo della fantasia, lo sviluppo dell’empatia e la capacità di riflettere sull’altro e sull’ambiente.
Già da molti anni la città può vantare il fermento balsamico di non poche compagnie teatrali locali. E, tra gli esempi virtuosi, il Teatro “Donnafugata” di Ibla si è da tempo meritoriamente speso in favore anche del teatro per i più piccoli.
L’incantesimo dell’arte teatrale e la fascinazione per i bambini sono evidenti come nelle risate a crepapelle così nella postura, nel non verbale di cui gli spettatori si fanno attori. Basti notare come spesso essi siano tutti protesi in avanti. E con gli occhi sgranati e sgargianti per l’emozione. Nella psicomagia della meraviglia di un’esperienza unica: la musica scintillante della crescita.
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