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I dati INPS sulle pensioni: disparità economiche evidenti, si allarga il divario fra nord e sud
28 Ott 2021 12:44
I dati sulle pensioni diffusi oggi dall’INPS rappresentano il simbolo delle disparità economiche e sociali esistenti in Italia. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri dell’istituto relativi ai trattamenti pensionistici del 2020.
Il prof. Francesco Tanasi docente dell’Università San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons spiega che “La stragrande maggioranza dei pensionati italiani non riesce a condurre una vita dignitosa e oltre un terzo di essi percepisce una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese.
Ai pensionati “poveri” va appena il 12% delle risorse erogate per le pensioni in Italia, mentre la fetta di fortunati che percepisce assegni superiori ai 4mila euro assorbe il 13,2% dei trattamenti pensionistici. Un divario vergognoso che attesta gli squilibri esistenti in Italia sul fronte delle pensioni”.
“Differenze abissali non solo tra pensionati ricchi e poveri, ma anche sul fronte territoriale – prosegue il professore – Al Nord gli importi medi delle pensioni sono più elevati del 7,1% rispetto alla media nazionale, e i pensionati del Nord percepiscono in media redditi pari a 20.723 euro a fronte dei 17.065 euro percepiti dei pensionati del Sud. Nel Mezzogiorno addirittura il 13,8% delle pensioni è inferiore ai 500 euro mensili, cifra al di sotto della soglia di povertà”.
“Numeri indegni di un paese civile, e che dimostrano ancora una volta le pesanti disparità economiche e sociali che investono una categoria fragile come quella dei pensionati”. – conclude Tanasi
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