La Lettonia torna in lockdown: è uno dei Paesi con il più basso indice di vaccinazione

La Lettonia torna in lockdown per quasi un mese a causa dell’aumento di casi di coronavirus. A partire dal prossimo giovedì, infatti, e fino al 15 novembre, la gran parte dei negozi resteranno chiusi e gli assembramenti, all’interno e all’esterno, vietati. Mentre verrà introdotto un coprifuoco in vigore dalle 20 alle 5 del mattino.

Con soltanto la metà della popolazione vaccinata, la Lettonia ha uno dei più bassi tassi di vaccinazione nell’Unione Europea.

La stragrande maggioranza della popolazione attiva dovrà lavorare a distanza, esclusi i settori delle costruzioni, dei trasporti e pochi altri. Lezioni a distanza nelle scuole tranne per le classi fino alla terza elementare.

A differenza della Gran Bretagna (altro Stato dove il Covid ha ripreso vigore) dove il governo non ha adottato alcuna restrizione, il governo di Riga sta cercando di correre ai ripari. Ma al momento, secondo un dato fornito dall’ambasciata d’Italia in Lettonia, nel Paese solo il 51,3% degli abitanti è vaccinato con due dosi e il 56% con una dose.

Secondo una statistica aggiornata da Agenas (agenzia del ministero della salute italiano) aggiornata al 19 ottobre, nell’Unione Europea una serie di Stati, tutti concentrati nell’Est Europa sono molto in ritardo nella campagna di immunizzazione. Peggio della Lettonia fanno infatti Slovenia, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria, quest’ultima con appena il 20,3% degli abitanti che ha ricevuto almeno una dose.

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