Un vertice di due ore a Palazzo Chigi per affrontare l’emergenza migranti a Lampedusa, dove l’hotspot e’ ormai al collasso e non cessano gli sbarchi. Promessi aiuti economici all’isola “che e’ ormai in guerra” – sostiene il sindaco Toto’ Martello – e misure di sorveglianza sanitaria, con il trasferimento dei migranti in 2 navi quarantena che arriveranno entro venerdi’ e rimarranno in rada al largo delle coste, consentendo di alleggerire la pressione del centro di accoglienza. Nonostante le rassicurazioni del Governo, pero’, “nessuna risposta concreta, ma tanta buona volonta’, di cui, si sa, sono lastricate le strade del mondo”, e’ stato il commento del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al termine dell’incontro a cui hanno partecipato il premier, Giuseppe Conte, i ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese, della Difesa, Lorenzo Guerini, dell’Economia, Roberto Gualtieri, dei Trasporti, Paola De Micheli, e degli Esteri, Luigi Di Maio (in collegamento), insieme con il primo cittadino lampedusano.
Una sola per ora e’ la certezza, condivisa con i due amministratori locali: “Entro venerdi’ sara’ svuotato l’hotspot di Lampedusa e saranno avviati i lavori di ampliamento per consentire le norme anti-Covid all’interno”, ha sottolineato Musumeci parlando con i cronisti davanti alla sede della Presidenza del Consiglio. “Non ci saranno piu’ mille e duecento migranti, ma il numero regolare, i 190 previsti. Inoltre e’ stata garantita piu’ attenzione alla sicurezza e all’eventuale fuga da parte degli ospiti”, ha aggiunto poi Martello. Nella speranza che “gia’ domani in Consiglio dei Ministri ci saranno novita’ su Lampedusa”.
E le novita’ potrebbero essere soprattutto economiche: “L’isola merita misure di favore, con specifico riguardo a sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati. La sofferenza economica, e non solo, merita una risposta forte dello Stato”, ha garantito – secondo quanto appreso – il premier Conte durante il vertice. Battendo anche sulla questione sanitaria e sulle relazioni bilaterali con l’altra sponda del Mediterraneo: “Siamo pronti a rafforzare la sorveglianza sanitaria dei migranti per garantire la massima sicurezza della popolazione. Ci concentreremo sul pattugliamento delle acque internazionali e in accordo con le autorita’ tunisine miriamo a ottenere un effetto deterrente rispetto a eventuali nuove partenze”, ha aggiunto il premier. Intanto una volta che tutti gli ospiti avranno fatto il tampone, potranno essere via via trasferiti sulle navi quarantea. L’accordo con la Regione Siciliana pero’ e’ a piu’ ampio spettro:
“Abbiamo 42 centri di accoglienza e il 90% sono fuorilegge”, ha lamentato Musumeci: “Abbiamo aperto una breccia, ma non siamo soddisfatti finche’ non arrivano iniziative concrete. Almeno abbiamo posto al centro il tema della Sicilia di fronte al fenomeno migratorio e le ricadute sul piano economico, sociale e sanitario”. Con il Governo “rimane una diversita’ di vedute anche perche’ le proposte fatte non sono state inserite in un calendario di scadenze”. Nel frattempo “a Lampedusa c’e’ una tensione sociale che va neutralizzata”. Per evitare lo sciopero generale proclamato dal sindaco Martello, si attende di “condividere le posizioni con tutta la cittadinanza”.
In serata a dare manforte alla linea governativa e’ arrivata la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: “Si stanno studiando misure di natura economica per sostenere le attivita’, i cittadini e le persone di Lampedusa”. Inoltre, “abbiamo rilevato con il sindaco e con il presidente della Regione un fatto politico nuovo per la questione dei migranti perche’ questa mattina si e’ costituito il governo in Tunisia. La situazione di questi ultimi giorni e di queste ultime settimane era soprattutto dovuta a un flusso anomalo da parte della Tunisia dove mancava anche quell’interlocutore sul piano della diplomazia per poter governare una situazione di profonda crisi economica in Tunisia dovuta al crollo del turismo per la questione del Covid”. Secondo De Micheli, “il fatto di avere un interlocutore ci consentira’ nelle prossime ore di rafforzare il piano dei rimpatri”.