Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
AEROPORTO DI COMISO
12 Dic 2011 12:46
“Rischia di essere fuorviante assimilare il futuro dell’aeroporto di Comiso a quello di altri aeroporti del Paese, prendendo a riferimento le parole del Ministro Passera quando, nei giorni scorsi, ha affermato che l’Italia non deve ‘distrarsi’ nel pensare alla creazione di piccoli aeroporti ma deve concentrare i suoi sforzi anche economici verso le grandi strutture di valenza internazionale. E’ evidente che Comiso non è un aeroporto ‘da fare’ ma uno scalo ‘già fatto’ e difetta solo di alcuni adempimenti che possono e devono compiersi”.
Lo affermano i parlamentari nazionali del PdL Nino Minardo ed Enzo Garofalo.
“Io stesso – dichiara l’onorevole Garofalo – parlando in Commissione Trasporti della Camera durante l’audizione con il Ministro Passera, a nome del PdL e sulla scorta dei molti colloqui e di una cospicua documentazione raccolta dall’onorevole Minardo, ho prospettato al Ministro di valutare la situazione di Comiso in maniera differente dalle altre, proprio perché lo scalo è già pronto. Il Ministro mi ha risposto che sarà sua cura avere maggiore contezza dello stato delle cose, confermando comunque, che l’aeroporto di Comiso è già ‘pronto all’uso’ e che per questo vuole avere ogni elemento utile alla migliore decisione”.
“Da parte nostra – spiegano i due parlamentari del PdL – c’è intenzione di chiedere in tempi ragionevolmente brevi, un incontro con il Ministro – una volta che questi avrà avuto a disposizione i prospetti reali sull’aeroporto di Comiso – ed in quella sede ribadiremo con forza che nulla osta all’apertura dello scalo e che essa assume una valenza vitale per buona parte della Sicilia e per la provincia di Ragusa ed il SudEst in particolar modo”.
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