Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
Dieta Mediterranea: le regole di Slow Food Ragusa per imparare a seguirla
12 Mag 2020 09:25
L’epidemia del Covid19- SARS2 ha sicuramente ribaltato molte certezze, consuetudini, entusiasmi in maniera forzata, interessando anche il mondo dell’ Enogastronomia. Ma il nostro è un territorio vocato all’enogastronomia ed è per questo che Slow Food Ragusa invita tutti a prediligere la dieta mediterranea.
Solo in Sicilia esistono circa il 20% dei prodotti a marchio Slow Food dei Presidi, con un ventaglio meraviglioso di prodotti, che và dall’Aglio di Nubia, alle Antiche Mele dell’Etna. Solo a Ragusa i presidi sono 6: Asino ragusano, Cipolla di Giarratana, Fagiolo “cosaruciaru” di Scicli, Fava Cottoia di Modica, Razza Bovina Modicana, Sesamo di Ispica.
Oltre ai prodotti Slow Food, ci sono anche i prodotti DOP, ovvero il Ragusano e l’olio extravergine d’oliva Monti Iblei, i prodotti IGP come la Carota Novella di Ispica e il Cioccolato di Modica, per finire con le eccellenze dell’enologia: il Cerasuolo di Vittoria, l’unico vino DOCG in Sicilia a tutt’oggi. Naturalmente, senza dimenticare i prodotti locali, che vanno da enogastronomie dolciarie a quello del mercato interno solidare.
Come fare, dunque, a privilegiare la dieta mediterranea? Basta rispettare alcune semplici regole:
– Privilegiare i Buoni alimenti della filiera corta nel rispetto dei ritmi della natura, inserendo per esempio nelle proposte menu la Frutta di Stagione per recuperare il gusto “vero”.
– Recuperare i dolci della tradizione e delle feste, i gelati e granite con frutta “vera” locale sia fresca che secca.
– Riportare il pane di casa di pasta dura con farine di grani coltivati in Sicilia, non necessariamente quelli storici.
E’ il momento di utilizzare i luoghi all’aperto, possibilmente alberati e sollecitare alla piantumazione di nuovi alberi, di adottare spazi verdi Riorganizzare e reindirizzare l’offerta del mondo della ristorazione iblea verso la Qualità è
possibile, basandosi su una più equa distribuzione della clientela o nuovi rapporti di collaborazione fra gli operatori del settore, e contemporaneamente nel rispetto degli orari di lavoro dei giovani apprendisti.
E’ il momento della Dieta Mediterranea Tradizionale, perché privilegiati da tanta biodiversità.
© Riproduzione riservata