Rubati cavi elettrici: aziende a Comiso in ginocchio

di Valentina Frasca – C’è un’area alla periferia di Comiso, Contrada Mostrazzi- Grandi, che dal 4 maggio è completamente al buio, dopo che ignoti malviventi hanno rubato ben 5 chilometri di cavi di rame in altrettante cabine elettriche dell’Enel. Nella zona insistono diverse aziende, tante abitazioni private e una casa di riposo. Tutte sono interessate dal black out e stanno cercando di arrangiarsi come possono, con gli inevitabili disagi che una situazione di questo tipo comporta.

Il dramma più grande, però, è sicuramente quello che stanno vivendo gli imprenditori. Molti non hanno i gruppi elettrogeni e sono costretti ad affittarli a proprie spese, altri li hanno messi in funzione ma i consumi giornalieri sono davvero considerevoli. In una, ad esempio, ne sono stati attivati diversi e si parla di 500 litri di gasolio al giorno, per un danno che si aggira sui 15mila euro in un mese. “E non ci sono altre soluzioni, – racconta uno degli imprenditori interessati dal grave problema – perché senza energia elettrica gli animali sarebbero morti e avrei già potuto dichiarare il fallimento.

Questa zona non è nuova a furti e guasti di questo genere, ma di solito in un giorno o due hanno risolto. Adesso dall’Enel ci hanno fatto sapere che, dall’inizio dell’emergenza, una settimana fa, potrebbero passare anche 20 giorni, perché si deve mettere mano ad una gara d’appalto e all’approvvigionamento della merce necessaria per riparare le cabine. E noi nel frattempo come facciamo? Chi ci aiuta? Non si potrebbe ovviare almeno con delle cabine mobili? Non ci possono chiedere di aspettare tutto questo tempo, è improponibile”.

Il comune di Comiso non ha competenze né responsabilità in materia, tuttavia, data la gravità del problema, l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Cassibba, questa mattina ha incontrato il dirigente dell’area tecnologico-urbanistica, ing. Giuseppe Saddemi, che già dal week end è in contatto col dirigente provinciale dell’Enel, per fare il punto della situazione. “Io sono ancora incredulo, – dice – rubare 5 chilometri di cavi è una cosa allucinante! E ad agire sono stati certamente dei professionisti, dato che sono cavi di media tensione, quindi pure attivi e pericolosi. Il dirigente dell’Enel non si è sbilanciato sui tempi, ma ci ha garantito che stanno lavorando per affidare quanto prima i lavori ad un’impresa, e non escludo di sentirlo o incontrarlo in settimana per sollecitare una velocizzazione di tutto l’iter. Purtroppo, – conclude – possiamo fungere solo da mediatori”.

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