LA DISPLASIA DELL’ANCA

La Displasia dell’anca è una malattia ortopedica del cane, presente particolarmente in fase di sviluppo. In questa fase, importante per ogni cane, il fattore genetico, con la complicità di altri fattori propriamente ‘esterni’, quali l’ambiente(esercizio fisico ‘esagerato’), la nutrizione (incrementi ponderali troppo ‘spinti’ e quindi troppo rapidi, eccesso di calcio nell’apporto quotidiano) e i traumi, vanno a condizionare l’integrità dell’articolazione dell’anca fino ad arrivare a gravi processi degenerativi che, come è facile intuire, possono interferire con un livello di qualità della vita ‘buono’ del cane.

In dettaglio, per ‘displasia dell’anca’ si intende una malformazione di tutta l’articolazione dell’anca (bacino-fenore) che provoca manmano un’incongruenza articolare, alla quale seguono inevitabilmente processi degenerativi più gravi.

Pur essendo riscontrabile su tutti i cani, sono le razze di media e grossa taglia ad esserne maggiormente colpite; tra queste si registra un’incidenza particolarmente alta in diverse razze sia per la displasia dell’anca (Bulldog, Dogue de Bordeaux, Mastino Napoletano, San Bernardo, Cane Corso, Terranova, Rottweiler, Golden Retriever, Pastore Tedesco, Labrador Retriever) che per la displasia del gomito (altra patologia analoga, ma che riguarda l’articolazione omero-radio-ulnare)(Chow-Chow, Rottweiler, Bovaro del Bernese, Terrier Nero Russo, Terranova, Dogue de Bordeaux, Bulldog americano, Pastore Tedesco, Golden Retriever, Labrador Retriever)

La displasia, essendo una malattia a causa genetica, può essere trasmessa alla prole da genitori che, pur apparentemente sani, ‘portano’ col proprio patrimonio genetico alcuni dei geni della displasia.

Un cucciolo può essere considerato “libero” da tale affezione ortopedica (idem per il gomito) solo se le sue articolazioni sono normali e non c’è displasia manifestata né in entrambi i genitori né in tutta la loro parentela (fonte FSA-Fondazione Salute Animale)

Il campanello d’allarme può suonare anche molto precocemente (3-4 mesi quando non prima nelle forme più gravi)

Il consiglio per un proprietario ‘responsabile’ è innanzitutto di acquisire, al momento dell’acquisto di un cucciolo delle razze maggiormente predisposte, il certificato ufficiale riferito ai genitori (rilasciato da una delle 2 Centrali di Lettura riconosciute in Italia) con valore ufficiale di giudizio sull’assenza di displasia. Ciò ridurrà di molto il rischio che tale cucciolo possa essere ‘displasico’. Ancora: una visita specialistica ortopedica presso un medico veterinario effettuata a 14-16 mesi (tutte le razze) o a 16-18 mesi (razze giganti) fornirà una prima valutazione, eventualmente seguita da un controllo radiografico precoce. Il controllo dell’alimentazione e del corretto esercizio fisico completeranno il quadro. La certificazione di esenzione ufficiale per il cucciolo, quando diventerà ‘più grande’, potrà essere acquisita tramite i canali riconosciuti dall’ENCI(Ente Nazionale Cinofilia Italiana), vale a dire il controllo radiografico secondo il protocollo ufficiale (tabella età/razze, etc) con le radiografie eseguite dal medico veterinario e poi inviate ad una delle 2 centrali di lettura riconosciute.

In conclusione, diventa fondamentale, per quanto esposto sopra, che gli allevatori selezionino i soggetti da avviare alla riproduzione, non utilizzando quelli con problemi manifesti o potenziali.

 

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