Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
Sit-in contro lo screening e la ricerca di idrocarburi “fiume Tellaro”
08 Gen 2020 16:25
Si svolgerà venerdì 10 gennaio 2020 alle pre 10.30 il sit-in contro lo screening e ricerca di idrocarburi “fiume Tellaro” nel territorio ibleo e nei comuni del sud-est presso la sala convegni del libero consorzio di Ragusa.
Il D.A. n. 304/gab della Regione Sicilia – Assessorato Territorio ed Ambiente ha dato il via libera alla proposta di intervento denominato “Rilievi geofisici all’interno del permesso di ricerca idrocarburi denominato “Fiume Tellaro” e il suo permesso previa richiesta presentata dalla Ditta “Panther Eureka” srl” ( oggi “Maurel et Prom Italia srl”) come “proponente”, la quale inizierà una serie di interventi di screening della Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 357/97 e s.m.i., secondo le modalità dell’art. 4 D.A. 30/03/07 e s.m.i. ed in riferimento all’art. 6 paragrafi 3 e 4 della Direttiva 92/43/CEE 21 maggio 1992 (Habitat) della suddetta proposta sui Siti della Rete Natura 2000: Bosco Santo Pietro, Alto corso del fiume Irminio, Torrente Prainito, Alto corso del fiume Asinaro, Cava Piraro e Cava Carosello, Cava Palombieri e Fiume Tellesimo.
Le comunità coinvolte, divise in zone: 3D (Centrale), 2D (Nord Ovest), 2D (Sud Est) di tre Provincie: Ragusa (Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana, Modica, Comiso) Siracusa (Palazzolo Acreide, Rosolini, Buscemi) e Catania (Caltagirone, Mazzarrone, Licodia Eubea) per un totale d’area di circa 6000 kmq, si sono adoperate , nelle sedi istituzionali, ad opporsi a tale decisione rimarcando la illegittimità dell’atto sia in termini procedurali (mancato coinvolgimento delle maestranze locali), sia per l’impatto ambientale in una zona dalle valenze geologiche – storiche –archeologiche – architettoniche uniche ed ad alta vocazione turistica.
Dopo il rigetto della richiesta di sospensiva, avanzata nell’ordine dai comuni di Noto e Modica, quale ultimo baluardo a difesa del nostro territorio, si sente l’esigenza di riunire tutte le forze politiche, civili ed associative per far sentire la voce di un territorio in una battaglia che dal rigore ordinato e democratico.
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