Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
BOOM DELL’EXPORT SICILIANO, NEL 2018 +15,3%
08 Ago 2019 11:54
Dopo un 2017 già molto positivo (+30,4% rispetto all’anno precedente), l’export siciliano ha messo a segno, nel 2018, una crescita del +15,3%, superando i 10 miliardi di euro di beni venduti all’estero. Un trend positivo che si è confermato anche nei primi mesi del 2019, con ottime performance in comparti quali l’elettronica e la farmaceutica e nonostante il calo fisiologico delle vendite nei raffinati per la chiusura programmata dello stabilimento di Augusta, in manutenzione, che ha trainato il calo delle vendite complessivo del 17,5% nel primo trimestre dell’anno. E’ quanto emerge da “Export Karma”, l’ultimo Rapporto Export a cura del Polo Sace Simest che delinea, nonostante la presenza di diverse complessità, un quadro positivo per l’export italiano. La Sicilia è la seconda regione esportatrice del Mezzogiorno, decima su scala nazionale, grazie alla performance particolarmente positiva realizzata nel 2018 (+15,3%) e trainata sia dai settori tradizionali del Made in Sicily, come i prodotti agricoli (cresciuti del 10,9%) e i prodotti raffinati, sia dai settori tecnologici quali chimica e apparecchi elettronici (cresciuti rispettivamente del +14,4% e del 24,2%). I primi quattro mercati per l’export regionale nel 2018 sono stati Turchia, Stati Uniti, Francia e Paesi Bassi.Sace Simest ha individuato infatti, per ciascuno dei settori traino dell’export regionale, diversi mercati emergenti che offriranno nei prossimi anni ottime opportunità alle imprese siciliane: per l’export degli apparecchi elettronici buone potenzialità sono offerte da Filippine e Cina (entrambi hanno registrato importanti tassi di crescita). I due Paesi rientrano tra le venti geografie più promettenti identificate nel Rapporto Export di Sace Simest, per le quali si attende una crescita rispettivamente del 6,9% e del 7,6% nel periodo 2020-2022.Per il settore dei prodotti chimici, mercati interessanti sono Indonesia e Cina: quest’ultima rappresenta uno dei mercati più appetibili per l’export nostrano su scala sia regionale sia nazionale, grazie a un’economia sempre più orientata allo sviluppo dei consumi. Il Paese asiatico, la Corea del Sud e l’India rappresentano il 50% dell’export italiano nell’area.Relativamente ai settori più tradizionali del Made in Sicily, per alimentari e bevande le destinazioni più interessanti sono Polonia e Brasile. Per gli apparecchi elettronici, invece, le aziende dovranno guardare principalmente ai Mercati asiatici, Filippine e Cina su tutti.
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