Migranti a terra, Governo in alto mare

Terra ferma e basta. Rimettiamo al centro dell’UE il principio di solidarietà e il rispetto dei diritti umani, su cui è fondata.
È finalmente terminata l’odissea dei 49 migranti dalla Sea Watch e dalla Sea Eye che erano in mare ormai da quasi venti giorni. Come annunciato dal primo ministro Muscat, le due imbarcazioni umanitarie non sono state fatte attraccare direttamente sull’isola: i migranti sono arrivati a terra a bordo di motovedette maltesi, nel porto militare di Hay Wharf.

Malgrado tutto e tutti questi sorrisi ci ripagano da quel terribile silenzio assenso di certi burocrati, dallo smarrimento dei valori della solidarietà e della giustizia sociale. E mentre il resto del mondo ha da poco passato il Natale e il capodanno nei sacri festeggiamenti insieme ai propri cari, ricordiamoci che dall’altra parte un gruppo di uomini, donne e bambini dal 22 dicembre si trovava in balia del mare. Così l’UE non può andare avanti, si rimetta al centro il principio di solidarietà e il rispetto dei diritti umani, su cui è fondata.
contributo editoriale di Giampaolo Battaglia

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