MICHELE AREZZO SULLA QUESTIONE DELLE “SCHEDE VERGOGNOSE”

“Apprendo con piacere che altre forze politiche di opposizione si uniscono alla battaglia intrapresa da mio padre (Mimì Arezzo) circa sei mesi fa, relativa alle schede con cui il Comune viene incontro alle numerose famiglie di indigenti della nostra Città. Un metodo vergognoso, che identifica e penalizza in modo discriminatorio e umiliante i destinatari del beneficio, costretti a mostrare ad ogni passo la loro indigenza, e privati perfino della possibilità di acquistare ai figli un panino o una penna, con la scusa che sarebbero incapaci di badare a sé stessi. Immaginate che l’unica vostra entrata mensile consistesse in una scheda, da usare soltanto dove decide l’assessore di turno, secondo priorità da lui stabilite, ed esibendo ogni volta la vostra indigenza, la vostra incapacità di gestire. Follia? Vi sembra follia? E se accadesse come reagireste?

E invece qualcosa di disperatamente simile accade…accade che uomini con enormi difficoltà ricevano dei soldi, i loro soldi, in una scheda praticamente inutilizzabile. Non un euro contante. Uomini che non possono nemmeno scegliere di dare quell’euro ai propri figli per un panino, un gelato, una giostra, un cinema. Non parliamo di cose un tantino più grosse, che ne so…una maglietta un po’ più bella. Assistenza sociale…politicamente parlando, esiste un popolo di uomini in difficoltà che riceve un sussidio dai comuni, spesso in cambio di una mansione che questi svolgono dove richiesta nella loro città. Non un’elemosina, non un regalo…si chiama assistenza sociale, una conquista degli Stati moderni, una conquista che ha insegnato e consentito alle società di oggi come rispettare la dignità e la vita di tutti.

E invece…indigenti, sussidiati…uomini derubati della libertà di vivere qualcosa cui hanno diritto, qualcosa che spesso hanno anche guadagnato, meritato. Come si compra un panino di ottanta centesimi per la merenda del figlio con la scheda magnetica? Come gli si compra sessanta centesimi di penna? Come? Recandosi in quei quattro posti con cui la politica ha firmato convenzioni? Così? Bene…allora che lo facciano anche lor signori. Avanti politica, sottoponiti alla stessa vergogna. Per noi dell’MPA abbattere questa vergogna è una priorità assoluta. Questo è uno dei modi per far diventare grande Ragusa”.

 

 

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