La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
L’ultimo saluto al giovane migrante morto appena sbarcato
20 Mar 2018 09:54
“Ogni uomo è mio fratello” – questa la consapevolezza consegnata da padre Gianni Treglia nel breve ma intenso momento di preghiera con cui è stato salutato, nel Santuario della Madonna delle grazie e dopo al cimitero, Tesfom Tesfalidet, ragazzo eritreo morto all’Ospedale di Modica dopo lo sbarco. “Non sappiamo molto di lui – ha ancora detto il missionario che insieme ad altri missionari è venuto nella nostra terra per aiutare l’incontro con il mondo che viene da noi – ma sappiamo che è un figlio di Dio, e quindi mio, nostro fratello, e quindi degno di amore”. Un amore che nel saluto si è espresso in una presenza commossa di volontari, istituzioni (il sindaco di Pozzallo Ammatuna, l’assessore Floridia di Modica, la dott. ssa Mallemi per la prefettura), operatori della Misericordia. Un amore che è diventato ascolto del grido con cui Gesù nella sua passione si è identificato con la sofferenza di tutti: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Grido che deve scuoterci perché si passi dalla morte alla vita, e il segno del Risorto diventa concreto quando nessun uomo viene abbandonato
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