Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
PRIMA VITTORIA DELLA COMPAGINE RAGUSANA FUORI CASA
18 Nov 2010 21:53
La Savio conquista i primi due punti in trasferta sul parquet del Palacossiga di Gela con una prestazione sconsigliabile ai deboli di cuore; la squadra di Brugaletta infatti dopo aver condotto la gara per i primi tre quarti (30-42 al riposo lungo e vantaggio praticamente immutato a fine terzo quarto con i biancorossi avanti di 10 punti, 45-55 ) rimette anzitempo il cervello cestistico sull pulmino a 3 minuti dall’inizio dell’ultimo parziale smettendo di difendere sugli esterni gelesi e non chiudendo i giochi in attacco.
I ragazzi di coach Calandra ringraziano del black-out trovando punti in contropiede e con buoni tiri dal perimetro e rimettono le mani sulla partita impattando sul 60-60 a 4 minuti dalla fine. Ragusa non ritrova fluidità di gioco in attacco e concede troppo in difesa, di contro Gela sulle ali dell’entusiasmo continua a macinare gioco e a difendere duro riuscendo a mettere il muso avanti a 2 minuti dal termine sul 66-60; coach Brugaletta spende un timeout per allontanare gli spettri dalle menti degli oratoriani e carica i suoi per un finale non proprio soft.
Capitan Raniolo e compagni rientrano in campo con ritrovata determinazione costringendo i blu locali a forzare tiri in attacco e trovando subito punti dalla lunetta e nel colorato con l’incontenibile Tumino (32 punti alla fine per lui) che riportano gli iblei sul 70-69 a 50 secondi dalla fine, sul ribaltamento di fronte Gela getta via il pallone e Raniolo mette la tripla del sorpasso ragusano (70-72) con 43 secondi da giocare, Gela perde lucidità in attacco ed il ferro nega il nuovo aggancio, il fallo su Tumino ed i due tiri liberi per il potenziale +4 ospite a 12 secondi dalla fine sembrerebbero spegnere le speranze gelesi ma i due errori dalla linea della carità ed il contropiede di Ventura sulla sirena decidono l’overtime.
Al rientro in campo Ragusa soffre ancora di poco lucidità in attacco ma trova punti e fiducia grazie alle incursioni di Brugaletta che scavano il solco decisivo. Finisce 75-78 per un’Olimpia che ha meritato la vittoria ma che ha rischiato in pochi minuti di amnesia di gettare alle ortiche una gara alla portata. Una vittoria che da morale all’ambiente oratoriano in vista del big-match di Domenica prossima (Paladavolos ore 18) in casa della corazzata Olimpia Comiso. (Roberta Bertolone)
© Riproduzione riservata