Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
OCCORRONO MAGGIORI CONTROLLI SULLA TRACCIABILITA’ DEI PRODOTTI
28 Ott 2010 16:06
La vendita diretta dei prodotti agricoli ai consumatori finali è vera convenienza? A chiederselo il presidente della sezione Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, dopo che i mercati contadini hanno fatto il loro prepotente ingresso nella città capoluogo determinando quelle che, a detta degli operatori commerciali del settore, possono essere configurate come vere e proprie situazioni di concorrenza sleale. “Non vogliamo aprire alcun fronte polemico con chicchessia – si affretta a precisare il presidente Sorbo – ma è nostra intenzione lanciare degli spunti di riflessione su una pratica che, in altre città d’Italia, ha fatto emergere palesi contraddizioni rispetto allo spirito originale per i quali erano stati istituiti i cosiddetti “farmer’s market”.
Il presidente Sorbo continua: “Riflessioni che non possono fare a meno di essere allacciati agli interrogativi sull’equità fiscale (i commercianti, che vendono frutta e verdura, all’interno dei propri esercizi pagano le tasse proprio per questo motivo mentre i contadini che partecipano ai mercati sono esenti, tra l’altro, anche dal pagamento del suolo pubblico) e alle condizioni igienico-sanitarie (quali garanzie possono essere date, in questo senso, ai consumatori?), per non parlare della tracciabilità dei prodotti (ma siamo sicuri che arrivano proprio dai campi coltivati dei contadini ragusani e non da chissà quali posti di frontiera?) e, a quanto pare, del mancato utilizzo di bilance omologate.
Se poi a ciò si aggiunge che, come ravvisato in più di una occasione, non vengono neppure mantenute le promesse relative all’attuazione di prezzi inferiori a quelli praticati dalla distribuzione, ecco come si ha la sensazione che tutto ciò si trasformi in un bluff. Ecco perché, come Ascom di Ragusa, chiediamo ufficialmente, a tutti gli attori del tavolo dello sviluppo, che si eviti, il più possibile, che i farmer’s market diventino una forma di concorrenza sleale nei confronti di altre forme di commercio. Non vorremmo che i mercati contadini, se si pensa al meccanismo della cassa comune, si trasformassero in qualcosa di diverso rispetto alla vendita diretta intesa come tale. Rivolgiamo un invito al sindaco e al comando di Polizia municipale di effettuare accurati controlli al fine di verificare eventuali anomalie e il rispetto delle regole”. (m.c.)
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