Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
Joseph Muscat rieletto premier a Malta
04 Giu 2017 16:16
Oggi Domenica 4 Giugno è stato rieletto il premier maltese Joseph Muscat del Labour Party, nonostante fosse stato costretto ad indire elezioni anticipate dopo la notizia che un’azienda legata allo scandalo dei Panama Papers sarebbe di proprietà della moglie, accusa sempre da lei negata. “O ci fermiamo qui, o continueremo ad andare avanti insieme”, ha detto secondo quanto riporta il Times of Malta. “Sono qui per chiedervi se volte continuare a camminare con me”, ha aggiunto. Il Labour Party ha ottenuto un ottimo successo con il 55% dei voti. Lo stesso Renzi era venuto la scorsa settimana a tirare la campagna elettorale al suo grande amico Joseph Muscat ed aveva infiammato la folla numerosissima in piazza San Publio a Floriana. Non appena ufficializzato il risultato, il popolo ha festeggiato la vittoria con cortei di automobili, camion, autobus stracarichi di gente schiamazzante che issava le bandiere del partito, della nazione maltese sparando petardi, giochi d’artificio mentre le case venivano parate a festa. Muscat, temendo possibili conseguenze giudiziarie, ha giocato d’anticipo con una mossa spericolata e spregiudicata, indicendo le elezioni durante il semestre della sua Presidenza nell’Unione Europea e gli è andata bene conquistando la maggioranza assoluta dei rappresentanti del parlamento. L’entusiasmo dei sostenitori del premier mi ricorda lo stesso entusiasmo e la stessa passione ormai perduti dalle nostre parti per gli ovvi motivi di mancanza di credibilità e di capacità dei nostri politici, di quando ero in fasce e mio padre Benedetto fu eletto deputato socialista per poi perdere il seggio parlamentare l’indomani per brogli elettorali di un noto esponente giarrese di cui non voglio ricordare il nome e al quale mio padre fece le congratulazioni senza intraprendere nessuna azione per il bene del partito; ma quelli erano altri tempi quando era un onore rappresentare il popolo sovrano.
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