61° TRENTO FILM FESTIVAL DELLA MONTAGNA

 Destinazione… Turchia.  Il primo film del festival, Enis Aldjelis-die Blume des Ostens, muto, trattava della Istambul di un secolo fa, poi è seguito il film degli anni ’60,  Law of the border, che sottolineava problematiche di confine. Bianco e nero e drammatico.

Con ICH LIEBE DICH (ted.: Io ti amo), porta un problema di grande attualità  nella Turchia rurale. Si tratta dell’emigrazione.

Come è noto in Germania  sono emigrati moltissimi turchi e la congiunzione con la famiglia non era un problema. Nel 2006, probabilmente per  incentivare una migliore integrazione con la popolazione tedesca, è stato reso obbligatorio, per ricevere il visto, che le mogli degli immigrati abbiano una conoscenza di base del tedesco e  sostenere un esame.

Il film narra delle donne di Şanliurfa, nella  Turchia curdofona,  che seguono un corso di tedesco, per alcuni mesi, tenuto da un insegnante, nella scuola del paese, cui la pronuncia è abbastanza approssimativa, ma è simpatico e disponibile, un personaggio, insomma. Tutto questo per avere il visto e raggiungere il marito.

Molte di loro però non conoscono nemmeno la Germania e dato che subito dopo sposate il marito è emigrato, non conoscono bene nemmeno il marito. Purtroppo la scuola si rivela piuttosto difficile, Molte di loro non l’hanno nemmeno frequentata da bambine. Come non bastasse questo, i suoceri in partenza le accusano di scarso impegno e loro sono in difficoltà oggettivamente serie, tra la lingua madre che è il curdo, il turco e il tedesco. La classe è di tredici mogli. Cercano di sostenersi a vicenda, ma temono l’esame. Il maestro le rassicura, ma loro sono molto in ansia e questo non giova. Alla fine si arriva alla data fatidica della prova di tedesco e, quando arriva il risultato, è un disastro. Solo due lo hanno superato. C’è chi piange, chi si rattrista, chi si arrabbia, chi si rassegna. Una delle protagoniste si sente  incoraggiata da due cose: che la maggior parte delle altre ha avuto la sua stessa ‘bocciatura’ e, quindi, meno umiliante, e il  marito che le dice al telefono di non preoccuparsi di continuare a studiare e provare a dare l’esame. Prima o poi riuscirà a superarlo e così potrà  raggiungerlo in Germania.

Ich liebe dich: 2012, durata 74’, produzione Motivafilm, Unafilm; la regia è di Emin Emel Balci, nata nel 1984, si è laureata in cinema e televisione alla Mimar Sinan Fine Arts University di Istambul. Ha lavorato come sceneggiatrice, ha realizzato cortometraggi e documentari, premiati in numerosi festival internazionali. Attualmente ha in lavorazione il lungometraggio Until l’m Out of My Breath.

Un film dove le protagoniste sono le donne.

 

 

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it