4 progetti per riqualificare l’ex base NATO di Comiso

Sono 4 i progetti pervenuti all’interno del bando relativo agli interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione, pubblicato dal Ministero per il Sud e la coesione territoriale (che prevede lo stanziamento di 350 milioni di euro), che hanno individuato per la loro realizzazione altrettante porzioni della ex base Nato.

“ Si tratta di progetti di riqualificazione e rifunzionalizzazione di porzioni della ex base Nato – spiega il primo cittadino di Comiso, Maria Rita Schembari – finanziati dal Ministero per il sud. Non appena intercettato il bando, è stato lo stesso ufficio di Gabinetto del sindaco a prendere contatti con tante università e centri di ricerca che nel tempo, da quando l’intera area è transitata in uso al comune, si erano fatti avanti per delle eventuali progettualità per farle convogliare, in questo caso, attorno e a valere su questo bando.

Sono pervenuti dunque,quattro progetti che potranno essere sviluppati all’interno della ex base Nato, e nello specifico – ancora Maria Rita Schembari – si tratta di: Green Energy Valley che sviluppa attività scientifiche per soluzioni green tramite il trattamento delle microalghe in campo farmaceutico e nella produzione di fertilizzanti biologici. Capofila è il centro Ateneo per l’innovazione e lo sviluppo dell’industria alimentare dell’Università Federico II di Napoli. Hub della conoscenza Agrifood Euromed per la qualificazione e valorizzazione dell’agrifood ecosostenibile delle aree marginali del mediterraneo. Capofila, il Dipartimento di agricoltura alimentare e ambiente dell’Università di Catania.

Casmene tecnologie innovative per lo sviluppo delle risorse umane, che si occupa di creare un hub regionale del turismo e delle culture mediterranee. Capofila, il Dipartimento di scienze della formazione e il dipartimento di ingegneria dell’Università di Catania. Polo universitario di ricerca e formazione in ambito aerospaziale siciliano per il monitoraggio meteo-climatico e ambiente, di cui è capofila il Consorzio Interuniversitario di scienze applicate dell’ Università di Messina. Sono progetti seri e importanti – conclude il sindaco di Comiso – perché si fondano su competenza e creatività dei rispettivi centri che, per quanto ci riguarda, sono per la maggior parte Siciliani, e soprattutto perché Comiso attraverso l’impiego e la valorizzazione di parti consistenti della ex base Nato, diverrà il fulcro di nuove ricerche, di nuove tecnologie e soluzioni innovative per creare effetti positivi sia in campo economico sia sociale”.

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