È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
320° ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO
12 Gen 2013 14:40
Ieri in tutti i comuni della Sicilia sud orientale che nel lontano 11 gennaio 1693 sono stati devastati dal terremoto, si sono svolte le celebrazioni per commemorare tale evento. Così ieri pomeriggio a Ispica, presso la Chiesa di S. Antonio Abate, si è svolta la solenne cerimonia di commemorazione del 320° anniversario del tremendo terremoto che distrusse l’antica Spaccaforno. La celebrazione è iniziata sul sagrato della Chiesa con il picchetto d’onore, importante luogo per l’evento commemorativo visto che è resistito al devastante sisma. All’interno del tempio, Giuseppe Fronte ha intonato con la tromba il ‘silenzio fuori ordinanza’, mentre il Sindaco ed il Celebrante hanno deposto ai piedi dell’altare fiori e un cero in ricordo delle vittime del terremoto e dalla ‘Cava’ tre salve di cannone ricordavano alla città l’ora precisa del tragico evento, e poi ascoltare dal suono dell’organo le due marce funebri della tradizione ispicese, ‘SS. Cristo alla colonna’ e ‘SS. Cristo con la croce sulla via del Calvario’, dando inizio alla funzione religiosa presieduta dal parroco della Chiesa Madre don Paolo Gradanti. al rito hanno partecipato numerosi cittadini oltre alle autorità civili e militari, una rappresentanza dell’Amministrazione comunale composta dall’assessore Mary Ignaccolo e dai consiglieri comunali Cesare Pellegrino e Pietro Zocco, si è concluso con il discorso commemorativo del sindaco Piero Rustico: “Oggi, in questa Chiesa di S. Antonio Abate, riaperta al culto dal 9 dicembre scorso dopo i lavori di consolidamento e di restauro rendendola più sicura e più bella, simbolo di quanto resistette al terremoto, ricordiamo il nostro passato per proiettarlo verso un futuro fatto di voglia di crescere con tenacia, amore per questa terra e orgoglio dell’appartenenza. –sottolinea il sindaco- Questa celebrazione vuole avere questo significato profondo e vuole essere occasione perché, soprattutto i giovani, conoscano le loro radici, si approprino della loro storia e della cultura di questo meraviglioso popolo.” A conclusione tutti si sono diretti verso il suggestivo affaccio retrostante la Chiesa, qui don Paolo Gradanti ha recitato la preghiera di suffragio e benedizione in memoria delle vittime ed il sindaco Piero Rustico ha lanciato dei fiori verso la sottostante Cava, quale gesto simbolico di omaggio e ricordo dei tanti che perirono nel terremoto.
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