200 ristoratori (e non solo), protestano davanti alla casa di Montalbano. VIDEO

Circa duecento ristoratori siciliani hanno partecipato al flash mob a Punta Secca, anche davanti l’abitazione del “Commissario Montalbano”, per chiedere la riapertura dei locali in Sicilia.

E c’era anche una bara (simbolica), per rappresentare la drammatica situazione che questi settori stanno vivendo a causa delle restrizioni e delle chiusure dovute alla pandemia. E volute, anche dall’ultimo decreto Draghi.

L’iniziativa, realizzata nella frazione marinara di Santa Croce Camerina e’ stata promossa dal Co.Ri Sicilia, movimento nato nell’isola degli operatori del settore.

Tante postazioni organizzate lungo il tragitto , simbolo di ciascuna di un’attivita’ colpita. Si e’ formato anche un corteo dietro una bara, simbolo, per i manifestanti, “della morte delle partita Iva”. A fare da corollario i ristoratori, con a fianco tanti operatori di altri settori colpiti dalla crisi, compresa anche la compagnia teatrale Godot che ha mostrato le sedie girate di spalle.

Presenti anche operatori turistici, titolari di campeggi o di B&B, parrucchieri, estetisti, fotografi, fiorai, fieristi, operatori della cultura, di palestre e strutture ludiche, di strutture ricettive e agenzie di viaggi, dello spettacolo e dell’animazione, del wedding e delle cerimonie.

“Abbiamo scelto i luoghi di Montalbano perche’ hanno un forte contenuto simbolico – spiega Giuseppe Fiaccavento, responsabile dei ristoratori di Santa Croce Camerina – e non ci fermiamo: vogliamo incontrare a Palermo il presidente della Regione, Nello Musumeci. Chiediamo che il governo dell’isola si faccia carico delle difficolta’ atroci di un settore che e’ trainante per l’economia dell’isola e che sta pagando un prezzo piu’ alto degli altri”.
GUARDA IL VIDEO (immagini di Fabio Alabiso)

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