Vittime di tratta anche a Ragusa. Lanciati i palloncini che “spezzano” le catene

Celebrata anche a Ragusa la 11° Giornata Europea contro la Tratta. Un momento di grande partecipazione con la volontà di lanciare un messaggio ben chiaro contro lo sfruttamento nell’ambito sessuale, lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali forzate sono fenomeni di grande portata il cui contrasto risulta difficile e complesso.

Proprio per porre l’attenzione su questi numeri, il Dipartimento delle Pari Opportunità e il Numero Verde Nazionale contro la Tratta (800 290 290), in collaborazione con la rete dei Progetti italiani antitratta, hanno organizzato un semplice e simbolico evento per quella giornata.
Ragusa iniziative prima in P.zza Libertà, dove è poi partita una passeggiata simbolica conclusa in piazza San Giovanni con il lancio di palloncini colorati con l’hashtag/slogan #liberailtuosogno

Un centinaio di persone fra cui molti bambini e persone di colore si sono riuniti in piazza Libertà da dove con dei palloncini di colore giallo si sono recati attraverso via Roma e Corso Italia in piazza San Giovanni dove hanno parlato, spiegando il significato della ricorrenza i dirigenti della Cooperativa sociale “Proxima” organizzatrice della manifestazione. Presenti ache rappresentanti del Gruppo donne del Pd.
L’evento è stato promosso dalla Cooperativa Sociale Proxima, che realizza, da 14 anni, percorsi di integrazione e protezione sociale destinati a vittime di tratta e grave sfruttamento lavorativo, in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Siemu a Peri di Marina di Ragusa, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Amunì di Ragusa, che dal 2014 promuovono la cultura e la pratica dello sport come stile di vita sano finalizzato al contrasto della sedentarietà, al miglioramento della salute e il benessere psico – fisico della comunità, il Gruppo Acquisto Solidale Mazzarelli e il GasAmuni, che sostengono piccoli produttori del territorio, promuovono l’acquisto solidale, il consumo critico e consapevole, nuovi stili di vita sani.
Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sono un milione le sospette vittime di tratta e di grave sfruttamento. Numeri importanti che allertano per dimensione e diffusione e che rappresentano un enorme business per le reti criminali transnazionali. Sono oltre 20 mila ogni anno le giovani donne, gli uomini e i minori che entrano nei sistemi di protezione e di assistenza, di cui circa mille in Italia. Lo sfruttamento nell’ambito sessuale, lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali forzate sono fenomeni di grande portata il cui contrasto risulta difficile e complesso.

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