Rifiuti Ragusa, dovranno essere trasferiti fuori provincia. Cava Modicani solo accantonati. Lo spiega il governatore Crocetta

È stata firmata ieri dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, l’ordinanza ex art.191, con cui si dispone che la discarica di Cava dei Modicani riceverà i rifiuti di Ragusa e di alcuni altri comuni limitrofi fino a 150 tonnellate al giorno.

“Presso Cava dei Modicani sarà effettuata la fase di pretrattamento con l’impianto meccanico biologico. La frazione secca dei rifiuti andrà invece presso la discarica di Oikos a Misterbianco. Quella umida, dopo il trattamento di biostabilizzazione di almeno 40 giorni,
andrà presso l’impianto di Lentini di Sicula trasporti. Non vi è alcuna emergenza rifiuti. Lo smaltimento è sotto controllo”, ribadiscono in una nota congiunta il presidente Crocetta e l’assessore Contrafatto.

Intanto Peppe Calabrese, segretario cittadino del Pd, replica all’Amministrazione comunale e contesta i 5 Stelle. “Erano quelli dei rifiuti zero ma non hanno fatto nessuna delle “azioni” annunciate”. Poi Calabrese aggiunge: “In qualità di segretario sono stato in continuo contatto con il nostro gruppo consiliare ma soprattutto con l’onorevole Nello Dipasquale, nostro deputato regionale a Palermo, che da sempre si spende per la città, il quale ha seguito passo dopo passo la vicenda dell’emergenza rifiuti”. Calabrese spiega per filo e per segno quello che è accaduto in queste ore. “II sindaco Piccitto, che ricordiamo a noi stessi rappresenta l’ente responsabile della raccolta rifiuti nel proprio territorio comunale che deve essere assicurata secondo le modalità previste dalla legge – prosegue l’esponente dem – si è recato a Palermo per rappresentare la grave emergenza, frutto di anni di mancata programmazione e/o di interventi tecnici e specifici di settore. Il presidente della Regione Sicilia, con i poteri attribuiti dal  D.Lgs 152/2006 (art. 191 co.4), a salvaguardia di elevati livelli di sicurezza, al fine di evitare l’insorgere di emergenze igienico-sanitarie, di ordine pubblico e sociale emana, responsabilmente e in deroga alle prescrizioni del decreto Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale  di cui al D.Lgs 152/2006), una ordinanza  di “autorizzazione temporanea all’esercizio dell’impianto di pretrattamento sito presso la discarica in località cava dei Modicani-Ragusa” che sinteticamente prevede, per il periodo 26 luglio 2017 sino al 30 settembre 2017, il conferimento a Cava dei Modicani, senza alcun abbancamento, con trattamento biologico dei rifiuti, e successivo trasferimento in altri siti: Lentini/Catania per il sottovaglio (frazione umida); Motta S. Anastasia/Catania per il sopravaglio (frazione secca). E dopo avere ottenuto il riscontro immediato della Regione Siciliana, avere ottenuto il sostanziale appoggio della Prefettura di Ragusa, dell’Arpa Sicilia e dell’Arpa Ragusa, dell’Asp 7 di Ragusa, che hanno fornito, ognuno per la propria competenza i pareri tecnici necessari per addivenire ad una soluzione, il sindaco che fa? Si lamenta pubblicamente, non si capisce bene di cosa, e minaccia le vie legali avverso un provvedimento che oggi gli salva la faccia e la stagione estiva. Chiaramente tutto ha un prezzo, anche l’incapacità si paga, infatti i costi di conferimento aumenteranno di circa 100.000,00 euro al mese che si andranno ad aggiungere alla base di calcolo della tariffa. Il sindaco dichiara anche che a bilancio approvato non potrà prevedersi un aumento di tariffa. Come è possibile? Ci manca qualche passaggio di alchimia burocratica che noi ancora non conosciamo. Vorremmo dire al sindaco Piccitto che esistono le variazioni di bilancio, a meno che non preferisca il debito fuori bilancio; d’altra parte i cattivi amministratori in uscita di norma amano lasciare ai posteri i loro debiti nascosti tra le pieghe della contabilità. I ragusani stanno pagando questa assoluta incapacità di programmare e rispettare le promesse fatte. La tariffa dovrà aumentare, altre promesse sono bugie.

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