Omicidio Zarba, il marito Giuseppe Panascia grida la sua innocenza: “Non ho ucciso mia moglie”

«Non ho ucciso mia moglie». Giuseppe Panascia, l’ex marito della 66enne Maria Zarba, durante l’interrogatorio di garanzia ha ribadito al Gip del Tribunale di Ragusa Ivano Infarinato ha gridato ancora la sua innocenza. Il legale dell’uomo, Valentino Coria, al termine dell’interrogatorio ha chiesto la remissione in libertà del suo assistito e in subordine gli arresti domiciliari. Il giudice si è riservato di decidere. L’anziano era stato fermato dopo l’interrogatorio davanti il pubblico ministero.

«Ha insistito nella sua versione dei fatti già agli atti della Polizia ribadendo la sua estraneità all’omicidio dell’ex moglie», ha detto ancora l’avvocato Valentino Coria. «Panascia ha confermato di essere stato nella casa dell’ex moglie – dice il legale che al termine dell’interrogatorio è diventato di fiducia perché l’indagato lo ha nominato – ma di averla lasciata prima che lei andasse a messa, mentre, lui doveva recarsi in campagna. Il marito non sa spiegarsi cosa sarebbe avvenuto e ritiene che qualcuno sia entrato dalla finestra che dava all’interno del cortile e che di solito l’ex moglie lasciava aperta».

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