Il giallo di “Modica capitale della Cultura 2020” continua, anzi si infiamma

Nei giorni scorsi ha tenuto banco una piccola polemica politica in merito alla nomina di Modica a Capitale italiana della cultura 2020.

Da una parte il Sindaco di Modica che annunciava con toni trionfalistici la partecipazione della città di Modica alla selezione delle città come capitale europea della Cultura.

Dall’altro lato, l’opposizione e segnatamente il consigliere D’Antona che avanzava seri dubbi sul tutto atteso che da nessuna parte figurava il nome di Modica tra le città chiamate, attraverso una fase preliminare, a partecipare alla competizione tra città.

Insomma un giallo bello e buono sul quale  noi per primi abbiamo chiesto che venisse fatta chiarezza per rispetto dei cittadini modicani tutti.

Ci ha pensato stamane la maggioranza consiliare che in una nota tenta di dipanare l’arcano.

Ecco il contenuto:

Con la delibera N. 155 del 13/07/2017 “Candidatura per il conferimento del titolo di capitale italiana della cultura” la Giunta Municipale di Noto, ha conferito l’incarico di predisporre il relativo dossier di adesione a Federculture,  l’associazione nazionale degli enti pubblici e privati, istituzioni e aziende operanti nel campo delle politiche e delle attività culturali. La Candidatura  era stata proposta dal Presidente del Distretto Turistico del Sud Est, nonché Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ed approvata all’unanimità dal CdA nel corso della seduta dello scorso 30 maggio.

Non sarà una candidatura singola ma unitaria tra Noto e Modica, Città alle quali si potrebbero unire a breve anche Catania e Siracusa. Venerdi 11 agosto è previsto un incontro tra i rappresentanti delle città coinvolte per discutere i dettagli di questa unione che, secondo gli addetti ai lavori, avrebbe molte carte da giocarsi. Per Modica parteciperà il prof. Giancarlo Poidomani. Chi aveva già mostrato l’interesse come singola Città, dovrebbe ritirare la propria candidatura per “correre” insieme ad un intero territorio. “Una scelta condivisa e condivisibile, sottolineano i consiglieri di Maggioranza, perché le nostre Città unite avranno molte più possibilità di essere scelte. D’altronde siamo unite da comuni tradizioni culturali, architettoniche e storiche che ci rendono un unicum imprescindibile. Le due Amministrazioni, che già collaborano in vari progetti, hanno già dimostrato di poter fare molto insieme e anche per questo siamo convinti di avere concrete possibilità di essere nominati Capitale della Cultura”.

Pronta la controreplica del consigliere D’Antona che non accetta le spiegazioni della maggioranza del Sindaco in Consiglio:

  “Continua il tentativo di Abbate di nascondere la sua responsabilità per avere fatto perdere alla città di Modica la possibilità di candidarsi a “Capitale Italiana della Cultura 2020”.

Stamattina nel sito del Comune di Modica è apparsa una delibera, la n. 193 del 4 agosto 2017, avente ad oggetto: “Candidatura per il conferimento del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2020”.

Una deliberazione, purtroppo, incapace di produrre alcun effetto, in quanto andava approvata entro il 31 maggio 2017, ultimo giorno utile per partecipare al bando del Ministero delle Attività Culturali.

La delibera è priva di fondamento poiché, a differenza di quanto si scrive nelle premesse,  “ .. aderire al bando per il conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura 2020”, attraverso il Distretto Turistico del Sud/Est ..”, il bando è scaduto il 31 maggio 2017 e Modica non ha presentato la manifestazione di interesse, a differenza di Ragusa, Noto, Siracusa, Catania, Agrigento e Messina (per restare in Sicilia) e perché il Distretto Turistico del Sud/Est non è tra i soggetti abilitati a potere presentare candidature (solo Comuni, Unioni di Comuni e Città Metropolitane), come prescritto dal bando ministeriale.

In particolare il punto 1) del deliberato “.. candidare la città di Modica al conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura 2020” è giuridicamente ed operativamente irrealizzabile il 4 agosto con bando scaduto il 31 maggio, senza avere presentato la manifestazione di interesse.

       In questo senso non si comprende neppure di cosa dovrebbe occuparsi il prof. Poidomani, se non quello di supportare la candidatura di altri comuni, senza alcun vantaggio per Modica.

Se poi Abbate dovesse in qualche modo fare riferimento al Comune di Noto, come sembra prevedibile, facciamo presente, dopo esserci documentati, che il Sindaco di Noto, a differenza di quello di Modica, con nota prot. n. 18538 del 26 maggio 2017, ha regolarmente nei termini inoltrato la manifestazione di interesse a partecipare al bando del Ministero e che con deliberazione n. 155 del 13 luglio 2017, sta procedendo alla seconda fase, che scadrà il 15 settembre, per presentare il dossier a sostegno della candidatura che risulta essere stata inoltrata come Comune di Noto e nient’altro. Tutto il resto (eventuali buone intenzioni successive al 31 maggio) è giuridicamente irrilevante per la nostra città, che continua a rimanere fuori.

Abbate e la sua Giunta annullino immediatamente l’atto inutile, si facciano una ragione della occasione che hanno fatto perdere alla nostra città e non tentino di arrampicarsi sugli specchi per nascondere la loro incapacità amministrativa.

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