Ismael Giovanni Scribano candidato alle elezioni universitari della Facoltà di Lingue

Per la comunità studentesca universitaria l’anno pari è sinonimo di elezioni e anche Ragusa è in particolare fermento. Il 23 e 24 ottobre prossimi saranno coinvolte varie associazioni e candidati, dai diversi orientamenti politici e zone della Sicilia. Tra questi c’è un ragusano, già spesosi in passato nelle politiche universitarie e fortemente legato al territorio: Ismael Giovanni Scribano. Lo abbiamo contattato per farci spiegare le motivazioni che lo hanno spinto verso questa avventura e per meglio capire gli obiettivi che si prefigge di promuovere e raggiungere.
*Buongiorno e benvenuto! Iniziamo con una domanda semplice e diretta: perché studiare a Ragusa?* Buongiorno a voi! Ho deciso di studiare a Ragusa perché sono sempre stata una persona che crede nel territorio e fare una scelta differente sarebbe stato un atto imperdonabile di incoerenza: una decisione sicuramente anacronistica, in un contesto storico nel quale le università del centro-nord Italia sembrano avere maggiore fascino.
*La sua candidatura è legata a questa ampia concezione di territorio?* Anche! Ho sempre visto l’università come una risorsa per il territorio e una maggiore attenzione delle varie amministrazioni locali favorirebbe quelle migliorie che gioverebbero sia alla città che alla collettività. Già nella mia prima esperienza nelle politiche universitarie ho puntato molto su questo aspetto.
*Quando e quali ruoli ha ricoperto?* Nel biennio 2014-2016 sono stato Rappresentante degli Studenti, Consigliere della Paritetica e Consigliere della Consulta degli Studenti di Catania. Quest’ultimo incarico mi ha permesso di presentare alla “casa madre” i problemi della nostra sede decentrata e di risolverli più facilmente rispetto quanto si possa fare tramite gli organi interni.
*I traguardi raggiunti di cui va più fiero?* Io e gli altri rappresentanti di quel biennio abbiamo lavorato per fare sentire la voce degli studenti di Ragusa a Catania, in un periodo nel quale la continuità e il servizio didattico non erano garantiti: i Ricercatori a tempo determinato hanno ottenuto il rinnovo e i Docenti dai contratti annuali ne hanno firmato di nuovi a tempo indeterminato, il tutto accompagnato dalle firme della comunità studentesca iblea e da una lettera di denuncia di disagio inviata al Magnifico Rettore di allora.
*Perché nello scorso biennio non si è ricandidato? Perché si sta rimettendo in gioco nelle politiche universitarie?* 2 anni fa ho preso la decisione di lasciare spazio ad altri ragazzi, desiderosi di dare il loro contributo e di spendersi per il bene degli studenti. Oggi torno a rimettermi in gioco perché ritengo sia necessario che a Ragusa vi sia tra i rappresentanti una o più figure ragusane, le uniche a poter pensare anche al bene della città. Tengo a sottolineare, però, che nell’ultimo biennio non ho smesso di adoperarmi per il territorio, essendo stato Presidente di una realtà politico-culturale regionale e raggiungendo insieme ad altri ragazzi traguardi importanti.
*Con quale lista si sta presentando? Perché?* 4 anni fa mi sono presentato con una lista creata per l’occasione, con l’obiettivo di rispecchiare l’immagine di una sede decentrata troppo spesso ignorata nelle camere di potere etnee: Uniblea. Oggi mi presento con una lista che ha alla base gli stessi ideali della prima: CreAZIONE Giovane! Anche in questo caso si tratta di una realtà nata in virtù delle elezioni universitarie ma l’obiettivo è quello di essere concretamente presenti anche al di là dei confini universitari.
*Può delinearci alcuni punti in programma?* Il programma si prefigge di favorire nuove opportunità per il territorio, l’economia e la didattica. Creando una sinergia tra enti pubblici, locali e privati – per esempio – è possibile migliorare il soggiorno degli studenti fuori sede: c’è intenzione di creare delle scontistiche che aumentino il loro potere di acquisto, favorendo le piccole e medie attività locali. Gli studenti, però, dovranno essere messi nelle condizioni di raggiungere i luoghi convenzionati: sarà necessario prolungare il servizio dei mezzi pubblici – almeno una volta a settimana – instaurando una linea che tenga conto dell’ubicazione delle attività che sposeranno il progetto.
*C’è altro?* Ovviamente! C’è voglia di promuovere incontri che mirino alla socializzazione tra studenti – l’immediata riapertura di un laboratorio teatrale ne sarà un esempio – e iniziative che favoriscano la didattica interattiva come convegni, seminari e cineforum. Ma non è tutto: si lavorerà anche per facilitare la comunicazione verso gli studenti e pertanto l’idea è quella di instaurare uno sportello online, nelle forme e nelle modalità che verranno considerate più opportune. Tra i punti in programma c’è anche quello di migliorare il coordino tra le segreterie iblee-etnee così da limitare il numero di pratiche da presentare fisicamente a Catania: oggi sono ancora tante e questo comporta spese non retribuite, non scontate e la perdita di ore di lezione.
*Si è letto sui social che CreAZIONE Giovane sosterrà LIBERTAS al Senato Accademico: può spiegarci il motivo?* Premessa l’immutata idea di mantenere una nobile indipendenza da Catania in termini di rappresentanza, bisogna anche tenere conto di come alcune realtà degli organi superiori possano meglio sostenere le proposte avanzate da Ragusa. Grazie alla collaborazione di CreAZIONE Giovane, LIBERTAS è l’unica lista che presenta 3 punti rivolti alle comuni esigenze delle Sedi Didattiche Speciali di Ragusa e Siracusa: miglioramento dei collegamenti burocratici, potenziamento della segreteria E.R.S.U. e instaurazione di una segreteria C.U.S, così da uniformare i servizi tra tutti gli studenti dell’Ateneo. Spero che questo venga compreso e sia data fiducia a chi può veramente rappresentarci.
*Vuole dire qualcosa agli studenti?* Nulla di particolare: i programmi, gli interventi, e le esperienze dei vari candidati sono sotto gli occhi di tutti. Spero che la comunità stuntesca iblea dimostri una certa sensibilità e coscienza politica, in risposta a realtà catanesi più presenti in fasi elettive che in altri contesti. Detto ciò – come sempre sostenuto – finché vince la democrazia, in fondo non perde nessuno. Quindi… buon voto a tutti! a cura di Matteo Burgio

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