Conto consuntivo 2016, la polemica politica dell’estate prosegue. D’Asta controreplica a Martorana

“Non c’è bisogno di mistificare la realtà e non ha senso, in questo caso, prendersela con il Governo Crocetta quando, piuttosto, i termini legati alla presentazione degli atti erano ben chiari. I termini temporali di legge e, probabilmente, non solo quelli, non sono stati rispettati”. Lo dice il capogruppo del Partito Democratico, Mario D’Asta, a proposito della risposta dell’assessore al Bilancio, Stefano Martorana, dopo che lo stesso D’Asta aveva denunciato l’invio del commissario ad acta da parte della Regione per la mancata approvazione del consuntivo 2016 nei termini previsti. “Abbiamo solo preso atto che – continua l’esponente dem – a fronte di una scadenza prevista in un primo momento per il 30 aprile e, successivamente, per il 31 luglio, il Comune di Ragusa non è riuscito a presentarsi puntuale all’appuntamento, rendendo necessario l’adempimento delle procedure previste per legge. Il commissariamento è una forma di mortificazione di un ente e certifica l’inadempienza di processi necessari che, evidentemente, non hanno avuto processi lineari. Poi che il commissario ad acta arriverà a Ragusa e prenderà atto del fatto che lo strumento finanziario è stato esitato favorevolmente qualche giorno dopo non può che farci piacere nonostante, come abbiamo sottolineato più volte, all’interno dello stesso manchino la parte patrimoniale e la parte economica che, tra l’altro, hanno impedito l’assunzione dei vigili stagionali nel periodo previsto, esponendo palazzo dell’Aquila a una figura, quella sì, assolutamente ridicola. Chiediamo, quindi, a Martorana perché questa fregola di ribaltare la realtà. E, per quanto riguarda la vicenda dei vigili, sarebbe stato meglio scusarsi piuttosto che non spendere una parola nei confronti di alcuni cittadini che speravano in tale occasione per prendere una boccata d’ossigeno sul piano economico”. Mario D’Asta aggiunge: “Questo significa, come abbiamo ribadito in varie occasioni, che a palazzo dell’Aquila non c’è la capacità di programmare. E Martorana non può dire che la colpa è di Crocetta perché la giunta municipale di Ragusa non riesce a presentare i processi economici nel modo e nei tempi dovuti. D’altronde, ancora una volta non si conosce in che maniera le royalties, che avrebbero potuto essere d’aiuto, siano state utilizzate. Abbiamo chiesto più e più volte in Consiglio il rendiconto analitico ma non ci è mai stato fornito. Alla faccia della trasparenza. E, soprattutto, non si capisce perché si è venuta a determinare questa situazione quando, invece, si sarebbe tutto potuto programmare per tempo e con la massima calma. In ogni caso, torniamo a ribadire l’aspetto politico per noi più importante e che riguarda da vicino le ricadute negative per le tasche dei cittadini. Troppe tasse, davvero eccessive. La collettività della nostra città è destinata a non respirare, soffocata da imposte e balzelli di ogni tipo. Forse era soprattutto su questo che Martorana avrebbe dovuto fornire delle risposte più esaurienti piuttosto che sulle mere questioni tecniche”.

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