ADESSO VOGLIO IL CORPO DI MIO FIGLIO!

Per poter rivendicare i propri diritti un uomo deve essere necessariamente costretto a compiere gesti eclatanti? Chi risiede in carica a Palazzo di Governo, deve dare la possibilità alla gente di interloquire con umiltà. Essere disponibili ad ascoltare i problemi dei cittadini dovrebbe avvenire in modo naturale e non divenire una forzatura, ma al giorno d’oggi per poter far sentire il proprio eco, bisogna chiamare “Striscia la notizia”, o forse “Le iene”, oppure come è successo stamani a Palazzo di città, un uomo (Giorgio Sigona, padre della consigliera comunale M5s Gianna), alla presenza dell’assessore Martorana, grida “Voglio il corpo di mio figlio”. Dunque l’attaccamento ai media e ai programmi tv di inchiesta sono più efficaci di una semplice chiarificazione pacifica con i soggetti interessati, i quali dovrebbero fornire delle risposte? Questa mattina alla presenza delle forze dell’ordine e dell’assessore Martorana, Giorgio Sigona esprimeva il suo dissenso e il suo rammarico, incatenandosi al cancello comunale, chiedendo giustizia e un incontro con il Sindaco e con l’assessore Zanotto; il tutto mentre il sindaco era nella sua stanza al pino di sopra! Mentre l’assessore Martorana cercava di mediare la situazione proponendo un incontro con il sindaco nel pomeriggio, Giorgio Sigona spiegava il motivo del suo gesto- “Pur avendo lasciato ben 4 numeri di telefono, hanno esumato mio figlio a luglio, e nessuno si è permesso di avvisarci. Hanno gettato i resti di mio figlio nella fossa comune! Adesso VOGLIO IL CORPO DI MIO FIGLIO, ed un risarcimento danni di 20 mila euro! Dove è il sindaco e Zanotto, voglio parlare con loro….. Abbiamo chiesto un pacifico incontro in precedenza, ma abbiamo riscontrato delle risposte maleducate e indicibili dall’assessore Zanotto, mentre dal sindaco una risposta alquanto strana: rivolgetevi alla magistratura!!!”. La situazione al cimitero, nel campo in cui era seppellito il figlio del signor Giorgio, visibilmente provato per la vicenda, era chiara: erano stati apposti degli avvisi nelle lapidi dei bimbi, in cui veniva specificato che entro quest’anno sarebbero stati esumati i loro corpicini. La figlia di Sigona, aveva lasciato al custode del cimitero i numeri di telefono, eppure nessun telefono squillò!

Mentre il signor Sigona chiedeva chiarificazioni e un incontro con il sindaco, questi usciva dall’altro lato della cancellata, dal cortile interno, evitando così l’incontro con il Sigona, perché a detta di alcuni consiglieri doveva presenziare ad una inaugurazione…di Loculi!

Il consigliere comunale Mario Chiavola, in merito a questa vicenda e soprattutto al fatto che il Sindaco avesse evitato un incontro con il Sigona, esprime tutto il suo rammarico; inoltre dichiara di avere accolto le lamentele di molti cittadini che non ricevono risposte dal sindaco, il quale si mostra sempre meno vicino alla gente, rispetto invece, ad esempio al sindaco di Modica.

Verso le 13,30, il sindaco ha ricevuto “finalmente” il signor Sigona, e speriamo vivamente che la faccenda si sia risolta in maniera concreta.

 

Rispettiamo il nostro prossimo e soprattutto i defunti e le loro famiglie; porgiamo sempre un orecchio e una mano a chi richiede il nostro aiuto.

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