IL FUTURO DI TRUNCAFILA

L’on. Orazio Ragusa non intende mollare sulla delicata questione riguardante il sito di Cava Truncafila e sull’ipotesi da scongiurare che vedrebbe l’area in questione individuata prima come zona in cui conferire i rifiuti solidi urbani dell’intera provincia, ancorché tale percorso sia stato avversato anche dai tre commissari straordinari del Comune di Scicli, e poi come luogo di deposito, attraverso la convenzione che sarebbe già stata redatta tra il Comune e il Consorzio per le autostrade siciliane, di materiale inerte e di risulta concernente gli scarti di lavorazione derivanti dagli interventi di costruzione dell’importante infrastruttura nel tratto compreso tra Rosolini e Modica. “Ecco perché – afferma l’on. Ragusa – alla luce del fatto che la situazione non è ben definita, mi faccio promotore di un appello alle forze politiche, sindacali, alle associazioni e ai comitati dei cittadini per sederci tutti assieme attorno a un tavolo e avviare un confronto aperto su questa delicata questione. Ho già chiarito che la realizzazione del parco extraurbano a Truncafila dovrebbe essere la stella polare tesa a caratterizzare il percorso di tutti coloro che sono interessati a garantire, il più possibile, la salvaguardia del sito. Ma siccome le strade che abbiamo davanti sono costellate di numerosi ostacoli, è fondamentale che la città, nella sua interezza, possa preoccuparsi di comprendere in che termini intervenire per portare avanti questo progetto oppure trovare altre soluzioni che possano essere condivise. Ad ogni modo è fondamentale ascoltare il battito della collettività, prenderne atto e remare tutti assieme verso la stessa direzione. Ho già avuto modo di dire, in altre occasioni, che in questo momento storico, a Scicli, i veleni non hanno ragione d’essere e che dobbiamo, piuttosto, trovare le occasioni che ci uniscono mettendo da parte, per il bene comune, quelle che ci dividono. Questo è l’appello che lancio. Resto in attesa di un segnale che mi faccia comprendere se tale proposta è ben accetta”.

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