I “RAGUSANI NEL MONDO” INCONTRANO IL PREFETTO

 Stamani, nei Saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, il Prefetto Annunziato Vardè ha accolto in visita i cittadini iblei che quest’anno sono stati selezionati per il premio “Ragusani nel Mondo” che, oramai giunto alla XXI edizione, costituisce un importante ed atteso appuntamento per l’intera comunità iblea, quale momento di riconoscimento nei confronti di quanti  con le loro attività, il loro sapere e le loro doti hanno saputo onorare la provincia di origine, contribuendo a riflettere la ragusanità in realtà lontane dalla Sicilia.

 

Gli ospiti, accompagnati dal Presidente e dal Direttore dell’Associazione “Ragusani nel Mondo”, Franco Antoci e Sebastiano D’Angelo, dopo aver ammirato gli splendidi affreschi di Duilio Cambellotti, si sono piacevolmente intrattenuti con il Prefetto il quale si è congratulato con loro per i successi conseguiti fuori dai confini nazionali nei vari settori di interesse, manifestando vivo apprezzamento per il forte senso di appartenenza alla propria terra riscontrato nelle parole di ciascuno nonché per il vivo legame con la stessa mantenuto nel tempo.

 

Tutti i premiati, già presenti a Ragusa da qualche giorno per le varie cerimonie in programma prima della serata conclusiva di domani sera, dopo aver ringraziato per la cordiale ospitalità loro riservata, quale forma di vicinanza anche da parte delle istituzioni, hanno esternato sentimenti di riconoscenza verso l’intera comunità iblea che attraverso queste iniziative contribuisce ad alimentare l’amore dei ragusani per la propria terra e trasmettere al mondo una bella immagine di questa provincia.

 

Il Prefetto, infine, nel formulare ai premiati  i migliori auguri di ogni bene per il loro futuro con l’auspicio che la ragusanità sia motivo di orgoglio, ha espresso parole di elogio per l’instancabile impegno profuso dall’Associazione “Ragusani nel Mondo” nell’intento di valorizzare e promuovere il territorio ibleo all’estero e che, ancora una volta, è riuscita ad organizzare una grande festa nell’intento di tenere desto l’orgoglio della gente iblea attraverso storie emozionanti e vissuti travagliati, quale conferma di grande laboriosità della gente iblea e capacità di scommettersi con tenacia, dedizione ed estro.

 

 

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