RISCHIO DEPOTENZIALITA’ OSPEDALI COMISO E SCICLI

 

Facendo seguito all’incontro tenutosi la scorsa settimana in sala rossa all’Ars alla presenza dell’assessore alla Sanità Lucia Borsellino e di tutti i manager delle Asp siciliane, l’on. Orazio Ragusa ha presentato una interrogazione a risposta scritta per chiedere una serie di chiarimenti in merito agli ospedali di Scicli e Comiso. L’atto ispettivo prende le mosse dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia della riforma riguardante la rete ospedaliera, riforma divenuta quindi legge. L’assessore alla Sanità aveva sottolineato che la stessa garantirà un livello assistenziale omogeneo con modelli tecnico-professionali condivisi e tramite l’utilizzo di equipe integrate e percorsi assistenziali definiti. “Proprio partendo da quanto approvato – dice l’on. Ragusa – era contemplato un aumento nel numero dei posti letto in provincia di Ragusa, in particolare a Comiso erano previsti 60 posti ordinari e 11 day hospital e 58 a Scicli (56 ordinari, 2 day hospital). Al contrario, invece, mi risulta che si stia realizzando un pericolosissimo depotenziamento dei piccoli ospedali di Scicli e Comiso. Va in questa direzione la delibera dell’Asp n.705 del 26 marzo 2015 che comporta, di fatto, ulteriori tagli prevedendo il ridimensionamento dell’attività chirurgica di sicuro nell’ospedale di Scicli. La proposta della direzione sanitaria di Ragusa prevede un’attività chirurgica da svolgersi esclusivamente in regime di day hospital, day surgery, day service, riducendo in questo modo le attività alla gestione di alcune semplici patologie chirurgiche, prevedendo la dimissione nella medesima giornata di ricovero dell’utente. Ecco perché ho l’impressione che siamo arrivati al punto di dover chiamare gli ospedali indicati non più “riuniti” ma semplici “ambulatori”, privati di ulteriore personale (specialmente infermieristico), in conseguenza del fatto che si sta riducendo ancora una volta il numero complessivo dei posti letto in provincia di Ragusa. Ho presentato l’interrogazione per chiedere, con determinazione, quali azioni vuole intraprendere la Regione Siciliana per far rispettare quanto contenuto nella norma approvata e per “bloccare” il depotenziamento dei servizi sanitari in territorio ibleo. Mi attendo che arrivino risposte certe dal Governo regionale, e in particolare dall’assessore alla Sanità, e che la situazione sia posta il prima possibile sotto controllo per evitare tagli inaccettabili”.

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