SOLIDARIETA’ CON PEPPE MUSTILE, MA RIBADIAMO IL NOSTRO GIUDIZIO POLITICO

Il Movimento Democratico territoriale, composto dai Consiglieri  Aiello, Carbonaro e Cannizzo, invita il Consigliere Dott. Mustile  a recedere dalle dimissioni presentate in Consiglio e ribadisce  stima e considerazione per lo stesso, sia sul piano personale che su quello del ruolo che svolge come Presidente della Commissione Assetto Territoriale. 

Mai da parte di ciascuno dei componenti del Gruppo del MDT sono state avanzate critiche sulla correttezza e limpidezza personale del Dott. Mustile, e lo consideriamo degno di presiedere una Commissione così importante.

Ma ribadiamo nello stesso tempo le nostre posizioni  critiche rispetto  al modo in cui egli  ha deciso, sostenuto solo da una parte del Consiglio comunale,  di condurre la trattativa con l’Amministrazione comunale sulla vicenda della Delibera approvata dal Consiglio Comunale nel mese di Aprile. Noi sconosciamo ad oggi l’esistenza di un accordo in tal senso tra  i Consiglieri di diversi Gruppi consiliari e  l’ Amministrazione. Nel contempo ha fatto capolino in queste settimane  il tentativo di scavalcare e poi isolare il MDT, che  rappresenta  una parte importante dello schieramento che portò all’approvazione dello Schema di Revisione del Prg,  e ciò  costituisce  un errore serio che rischia di impantanare la vicenda del Prg in  una palude insidiosa.

In questo caso il Presidente Mustile avrebbe dovuto e potuto  salvaguardare   quella unità tra le diverse componenti del Consiglio  soprattutto per dare senso  a una battaglia condivisa.

Noi sollecitiamo invece  il Presidente Mustile a continuare la battaglia iniziata,  con la pulizia e l’onestà che ha sempre manifestato.

Ci auguriamo che il Consigliere Mustile si attivi quindi per una iniziativa condivisa  sul Prg di recupero di tutte le componenti consiliari, affinchè i temi della Variante siano portati in discussione  prima in Commissione e poi in Consiglio e che valuti anche la situazione che discende dalle pretese del Presidente del Consiglio di bloccare le richieste di convocazione del Consiglio per valutare il da farsi, in seduta pubblica, e tutti insieme.

 

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