UN POSTICINO PER IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD


Giovanni Denaro, Presidente  dimisionario della Fiera Emaia, assume la delega di Esperto e di Consulente per l’Agricoltura.

Le sue dimissioni erano state motivate dal fatto che  era  “venuto meno il rapporto di fiducia con il Direttore dell’ente, dottor Paolo Sbezzo.”

“Le mie dichiarazioni – aveva affermato  Denaro in quel frangente  – sono sempre state dettate dalla convinzione che l’Emaia è stata è sarà il fiore all’occhiello di questa città. Ancora oggi, infatti, il numero di espositori e di visitatori registrato nel corso delle numerose rassegne fieristiche, conferma la bontà dell’azione svolta”.

Come si sa infatti, l’Emaia è fallita, ma lui  non vuole  ancora ammetterlo.  E Denaro, sbrigativamente,  non sembra volere piangere  sul latte versato.

Il Presidente dimissionario ci  racconta che “due anni orsono, quando ho assunto la presidenza dell’Emaia, ho trovato un’azienda già “appesantita”.  Ma chi l’aveva appesantita , non è dato saperlo.

Continua Denaro: “Questo dato era noto. E, personalmente, non ho mai fatto mistero delle difficoltà nelle quali versava l’Ente. Non ho mai nascosto una realtà che è sotto gli occhi di tutti.”

Voi penserete che questa affermazione è una vera autocritica, un momento di lucidità ? Ma quando mai !!….

Denaro infatti, come sono tutti abituati a fare in questa vicenda municipale di Vittoria, precisa che lui in realtà non si riferisce ad azioni scellerate di malgoverno della struttura ma, dice testualmente “mi  riferisco alla crisi nella quale si trova il sistema fieristico nazionale. “

Ah, questa è la solita storia…loro non hanno mai responsabilità per i disastri di Vittoria…

Anzi, per dare più risalto allo scaricabarile, Denaro precisa: “ Per queste ragioni, per ridare smalto all’unica fiera rimasta in attività in Sicilia, più volte ho lanciato appelli sia alla Regione Siciliana sia alla Camera di Commercio di Ragusa. Gli appelli, purtroppo, sono stati totalmente inascoltati. Mi riferisco, in particolare alla Camera di Commercio, il cui atteggiamento è stato delittuoso e miope. Ha preferito sostenere le luminarie di Natale e le sagre di paese piuttosto che l’unica fiera siciliana. L’Emaia è stata trattata alla stregua di una festa rionale”.

Le responsabilità del tracollo della Fiera Emaia sono dunque della Regione e della Camera di Commercio….

E Denaro,  imperterrito , al di là del disastro che tutti insieme hanno provocato ,  scrive che lui vuole “ guardare oltre. Al futuro.  Credo che la forza di questa fiera debba essere ricercata nella sua…. All’Emaia ho conosciuto donne e uomini che, ogni giorno, lavorano con dignità. Loro, i dipendenti, sono la vera anima della fiera sempre. Infatti, non risulta vero quanto affermano taluni consiglieri comunali vittoriesi, veri e propri personaggi in cerca d’autore. Secondo costoro i dipendenti dovrebbero ricevere tre mensilità. Questo è falso. I lavoratori della Fiera Emaia devono percepire solo lo stipendio del mese di dicembre  2014”.

Il presidente insiste che, “per tornare a vivere i fasti di un tempo “ ( pi la facci sua  ! n.d.a. )  “l’ente fieristico ha in cantiere un piano di rilancio pianificato per il 2015”.

Per l’appunto. Un altro Piano di rilancio con i soliti sprechi e soldi gettati al vento…. E contributi agli amici.

Ma Denaro rende noto che la colpa è soprattutto del Direttore,  che va liquidato subito. Così Denaro scrive   il dottor Paolo Sbezzo non ha amministrato bene   le cose buone e belle che lui gli aveva suggerito di fare.  “ Mi ritengo non soddisfatto della sua gestione complessiva della fiera. Soprattutto, in relazione all’ultima delicata fase. Il Direttore ha assunto una serie di decisioni non in sintonia con la presidenza, creando non pochi imbarazzi”.

Poi per dare una stoccata finale ai Consiglieri di Opposizione dichiara solennemente : ”  A differenza di taluni consiglieri, che oggi si ergono a giudici improbabili, voglio dimostrare di non essere incollato alla poltrona. Costoro infatti, fino a qualche mese fa, avevano manifestato i loro inconfessabili appetiti. Il sottoscritto, a differenza di molti, non è attaccato ad alcuna poltrona. Questa è stata e sarà sempre la mia forza”.

La mossa si è rivelata efficace. Non bastava il tengo famiglia di albertosordiana memoria:  per eccitare Nicosia ci voleva una strigliata agli infidi avversari della Opposizione, la parola magica per avere favori.

Tanto è vero che Nicosia gli ha trovato subito la sedia strapuntinata aggiuntiva. La Delega come Consulente per l’Agricoltura, 2 mila euro netti al mese, con diritto di andare gratis e in missione alla Fiera di Berlino e invitare tutti i Paesi del Maghreb a portare ortaggi e pomodorino al Mercato di Vittoria. Tanto per dare il colpo finale all’agricoltura vittoriese e completare il disegno perverso del gruppo al potere, da Nicosia a Denaro.

Non è da poco tutto ciò. Solo questi potevano riuscire ad abbattere le perle migliori della Città di Vittoria.

 

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