LA SANITA’ CHE CAMBIA: CONFRONTO TRA SANITA’ PUBBLICA E PRIVATA

Tre ore di confronto nella tavola rotonda di ieri pomeriggio nella sala conferenza dell’ordine dei medici di Ragusa. Incontro organizzato dall’Adiconsum – Sicilia.

 

Il direttore generale dell’Asp di Ragusa, dr. Maurizio Aricò in rappresentanza della sanità pubblica e il dr. Salvatore Pacini, direttore sanitario della Clinica del Mediterraneo per quella privata.

La voce dei cittadini affidata ai rappresentanti dell’Adiconsum: Gianni Cerruto, Vincenzo Romeo, Giovanni Robino e Cettina Raniolo della Cisl. Ha moderato con professionalità e conoscenza dei temi  Gianni  Nicita del Giornale di Sicilia.

 

Il dr. Salvatore Alizio, del dipartimento sociosanitario dell’Adiconsum, ha presentato i dati di un’indagine conoscitiva sul grado di soddisfazione dei servizi sanitari condotta in tutte le ex provincie della Sicilia.  Il questionario somministrato al campione si è sviluppato in nove domande articolate con una scala di gradimento dei servizi in cinque parametri da “Per nulla” a “Moltissimo”. Il risultato ha registrato che il 75% degli intervistati è poco soddisfatto dei servizi sanitari sia territoriali che ospedalieri.

L’Asp di Ragusa, rispetto alle altre realtà, si colloca in una dimensione di maggiore gradimento. Nel focus su Ragusa sono emersi due aspetti che hanno destato interesse nel dr. Aricò, la poca gentilezza del personale e le liste di attesa.

 

Sottolineata l’assenza dei rappresentanti politici e dei sindaci.

 

Molti gli argomenti, posti dai rappresentati dell’Adiconsum, che hanno toccato un po’ tutti temi della salute: dai Pronto Soccorso sempre inadeguati alle lunghe liste di attesa. Poca professionalità degli operatori sanitari, reclami ai quali non viene data risposta, scarsa trasparenza da parte delle Aziende sanitarie. E’ emersa anche una posizione contraria alla proposta contenuta nella nuova rete regionale ospedaliera che prevede la riorganizzazione dei piccoli ospedali nel modello di ospedali riuniti – <<avremmo apprezzato un potenziamento dei servizi territoriali, limitando i ricoveri in ospedale>> ha detto Enzo Romeo.

 

Il dr. Pacini ha messo in evidenza il ruolo della sanità privata che riesce ad intercettare la domanda di utenti che altrimenti andrebbero fuori per usufruire di prestazioni sanitarie di qualità. <<Abbiamo intrapreso un percorso di formazione, con la JCI – Jont Commission International –   per raggiungere standard di qualità utilizzando un metodo ed elementi misurabili che coinvolgono l’intera organizzazione, dal management alle risorse umane, a tutti gli operatori, per raggiungere nelle nostre strutture sanitarie un metodo di lavoro e un modello di riferimento della qualità. Allo scopo di migliorare non solo la singola prestazione, ma nell’intero percorso del paziente all’interno della struttura, incidendo       profondamente sulla cultura e sull’identità aziendale.>>

 

Aricò, direttore generale, ha voluto sottolineare quanto sia importante che nelle strutture sanitarie – ospedali e territorio – sia garantita <<l’umanizzazione: ascolto e gentilezza. Un impegno che mi assumo di realizzare e mantenere entro il 2015. Sin da ora raccolgo l’invito a pubblicare sul sito dell’Azienda gli obiettivi che la direzione aziendale deve raggiungere. Certamente ci sono molti problemi da risolvere, ma la sanità in questa comunità, ha oggettivamente delle realtà di alto profilo. Ne cito una per tutte la Rete dell’infarto che rappresenta una delle migliori d’Italia se non d’Europa.>> ha aggiunto, ancora: <<la sanità è solo un aspetto della salute. Nella salute, concetto ripreso anche dall’intervento del dr. Francesco Blangiardi, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, c’è la prevenzione, la riabilitazione, l’ambiente dove viviamo. Investire nella prevenzione, l’Azienda di Ragusa ha uno dei migliori Dipartimento di Prevenzione, significa tutelare la salute collettiva perseguendo obiettivi di promozione della salute e prevenzione delle malattie e delle disabilità attraverso azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di nocività e di malattia di origine ambientale, umana ed animale.>> Aricò  ha evidenziato il rapporto di grande collaborazione intrapreso, sin dal suo insediamento,  con i Medici di Medicina Generale, che sta dando già i primi risultati. Ha parlato anche dei concorsi che si avvieranno, a seguito dell’approvazione della Rete regionale ospedaliera.

Ha concluso dicendo che: <<l’apertura del nuovo ospedale è la mia sfida, non ho una data, ma è certamente la priorità che mi sono dato in questa mia esperienza di direttore generale>>.  

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