IL TEMPO DELLA DEMOCRAZIA STA SCADENDO ?

Alcuni decenni or sono, le Famiglie ancora riuscivano a trasmettere ai propri figli i valori di sempre:  rispetto delle regole, delle Istituzioni e del prossimo, e poi ancora la disciplina, la differenza tra diritti e doveri, e soprattutto s’inculcava l ’amor proprio e, perché no, l’amor patrio.

Tutto questo trovava un riscontro altrettanto rassicurante  nelle Istituzioni che riuscivano  a controllare anche e soprattutto, i valori della Democrazia.

Nel corso di questi anni abbiamo assistito a un continuo sfaldamento di tutti quei valori che sono sopravvissuti a due guerre mondiali. La parola “democrazia”  col passare degli anni è stata snaturata, perché ad essa è stato attribuito il significato improprio  di libertà ad oltranza, permissiva, senza regole, senza rispetto. Il principio fondamentale di uguaglianza  dei cittadini è diventato diritto di agire liberamente e di fare scelte  in piena autonomia per il proprio tornaconto. Questo ha fatto comodo a molti che nel loro piccolo riuscivano, alla faccia del prossimo, a crearsi sempre un micro centro di potere per cercare di conquistare una fetta di torta sempre più grossa.

Oggi in Italia la Democrazia ha raggiunto forse il massimo livello della formula “vivi e lascia vivere”. Non sei d’accordo?  Bene allora, levati dai piedi e vai all’estero dove potrai realizzarti. Nonostante i buoni principi e la volontà di molti non si riesce più a soffocare  il “caos” dominante a qualsiasi livello e in ogni parte della nostra bella Italia. Quotidianamente  costatiamo che la forza di polizia in tutta la sua estensione nazionale è sottodimensionata e non riesce più a controllare in maniera capillare  ogni  angolo del territorio, naturalmente a scapito della sicurezza della popolazione. Allora ci si chiede, qualora  i nostri cittadini e i tanti immigrati presenti nel nostro stivale, spinti e costretti  dalla necessità e dai morsi della fame, decidessero di ribellarsi e di saccheggiare tutte le nostre città e villaggi, chi ci difenderebbe?

Chi riuscirebbe a proteggere gli innocenti, le donne, i bambini, le persone oneste dalle centinaia di migliaia di disperati, delinquenti, terroristi, ecc ?  Le nostre forze armate?

A questo punto quando non si riesce più a difendere la Democrazia, essa  non c’è più  perché muore. E al suo posto chi governa? L’oligarchia? La dittatura? Chi?

Oggi in Italia non ci facciamo mancare nulla, ogni giorno sembra di sentire un bollettino di guerra, i genitori che uccidono i propri figli,  i fidanzati le loro ragazze , nelle famiglie non c’è più pace, i nervi sono saltati, siamo tutti contro tutti, c’è esasperazione, disperazione, corruzione, fragilità. Ai vari  livelli si ruba , si frega il prossimo e quasi sempre la fanno franca , la memoria è corta.

In Italia non solo non si è riusciti a estirpare la malavita, ormai radicata da qualche secolo, ma siamo stati capaci di attualizzarla. Ogni città ha il suo scandalo e la corruzione imperversa con: “l’Expo a Milano”, “ la mafia capitale a Roma”,  “il mose a Venezia”,  “ il crollo del viadotto  in Sicilia” e così via, siamo circondati. .

Le leggi esistono ma non c’è la forza, né il tempo e spesso, forse , manca anche  la volontà, di applicarle.

A questo punto se le Istituzioni  dopo tanti anni, fanno fatica a gestire la situazione democratica di un popolo, viene naturale teorizzare che per evitare il peggio, ci vorrebbe forse per qualche anno un sistema autocratico, peraltro già esistente dietro le quinte della vita democratica . Dovrebbe durare tanto tempo quanto basta  per rimettere le cose a posto, per  azzerare  e  far venire forte la voglia del ritorno dei principi fondamentali della Democrazia. Solo così  si  potrebbe ricominciare d’accapo, guadagnando un altro mezzo secolo di Democrazia vera. In fondo è sempre attuale la filosofia dei  “cicli e ricicli” di Giombattista Vico.

Naturalmente tutto questo vuole  essere un breve “excursus” , uno sfogo naturale, tale da far riflettere sulla profonda  e reale situazione che sta diventando sempre più insostenibile ed esplosiva. Le parole non bastano più, non è possibile continuare a vivere sempre in emergenza, tante  famiglie  oneste  non c’è la fanno.

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