I FORCONI NON CI STANNO

Ci aspettavamo che qualcuno ci attaccasse a testa bassa ma mai potevamo pensare che tale attacco arrivasse da un gruppo ristretto di commercialisti specie dopo il cordialissimo incontro con il Dott. Manenti Presindente dell’Ordine in Provincia di Ragusa. Ci piacerebbe se chi si è sentito intimidito sporgesse denuncia contro chi ha ha praticato tale gravissimo reato, in quale sede, quando, contro chi. Invitiamo a farlo pubblicamente ed al più presto, saremo felici di allontanare dal movimento soggetti che con noi non hanno nulla a che fare. Se poi chi ha diffuso quel comunicato stampa vorrà pure spiegare meglio il senso della demagogia che ci si addossa sarebbe gradita l’interpretazione che loro danno alle nostre azioni o ai nostri comunicati stampa anche perchè trovandoci in due posizioni diverse, ci piacerebbe capire quali proposte hanno in favore delle vittime di questa macelleria sociale che sta decimando l’economia non solo di Ragusa ma forse di tutta Italia. Essere servitori dello Stato facendosi strapagare da soggetti in enorme difficoltà non è il massimo dell’etica cristiana o forse anche solo umana. Non vi chiediamo l’obiezione di coscienza ma chiederemo allo Stato di riportare i fatti di giustizia all’interno delle aule dei tribunali evitando sospetti facili o inquinamenti facili che non contestiamo ma che legittimamente pensiamo. Ci consola il fatto che chi ha scritto, anche se per coprirsi ha scomodato le cariche nazionali, non rappresenta il pensiero della stragrande maggioranza, per cui noi continuiamo con la demagogia fin qui applicata, non intimideremo nessuno come fin quì abbiamo fatto e chiederemo al legislatore di risolvere alla radice un problema enorme per togliere dalle mani della speculazione finanziaria ogni possibilità di lucro.

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