LA PRIMA DI “POLVERE DI DIAMANTE” AL CASTELLO DI DONNAFUGATA

Ancora un fine settimana ricco di appuntamenti nell’ambito del ricco cartellone di Estate Iblea. Al Castello di Donnafugata va in scena una storia d’amore ambientata nella Sicilia araba di mille anni fa. Una storia vera, nella Sicilia araba invasa dai normanni. “Polvere di diamante”, in programma domani sera alle ore 21,30, è una prima assoluta per Ragusa, è uno degli eventi dell’Estate iblea, nell’ambito della rassegna “E’ di scena al castello”, promossa dal Comune di Ragusa assessorato alla Cultura. Racconta la vita del poeta Ibn Hamdis, arabo, figlio di arabi, nato a Noto, che nell’anno 1033, all’arrivo dei normanni nell’isola dilaniata dallo scontro tra Cristianesimo e Islam, decide di abbandonare la sua patria scegliendo per sempre la via dell’esilio. Una scelta tragica che segnerà sino alla sua morte la vita di questo poeta ritenuto uno dei più straordinari poeti medievali d’Italia, autore di alcune delle più belle poesie dedicate alla Sicilia. Ibn morì in esilio nell’isola di Palma di Maiorca, dopo un lungo peregrinare fra Egitto e Andalusia: i suoi resti non furono mai trovati. Di lui resta solo un canzoniere, la raccolta di poesie edita da Sellerio. Lo spettacolo di domenica sera vanta la sapiente e poetica regia di Davide Migliorisi che, utilizzando la prorompente forza del teatro, ha ricostruito con equilibrata armonia la struggente storia d’amore del poeta Ibn e della sua donna Saamia, vissuta nel cruciale monento storico della Sicilia a conclusione di due secoli di dominio arabo. “Polvere di Diamante” nasce dalla sceneggiatura teatrale, ancora inedita, di Rossella Schembri che, nello spettacolo, cura anche le coreografie delle bailaore di flamenco della compagnia e scuola “Sol Duende”. L’attore Giovanni Arezzo interpreta magistralmente il poeta Ibn, a suo fianco, una soave e leggiadra Cristina Gennaro, nel ruolo di Saamia e un’intensa Iole Sulsenti che veste i panni del messaggero. “Polvere di diamante è soprattutto la storia d’amore di un poeta costretto a lasciare la sua patria – spiega l’assessore alla Cultura Stefania Campo – che descrive la sua Sicilia come una colomba a cui gli dei prestarono il collare. Un poeta della Val di Noto la cui grandezza letteraria e spirituale non è stata, ancora, del tutto riconosciuta. Quest’opera e lo spettacolo di domenica sera al Castello di Donnafugata, rende una piccola parte di questo meritatissimo riconoscimento”. Sempre domani sera, in piazza Torre a Marina di Ragusa, sarà tempo di musica con l’Iblea Orchestra che vedrà in scena il trio piano & clarinets a partire dalle ore 22,00, mentre da stasera si svolgerà la rassegna di teatro amatoriale in piazza San Giovanni.

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