FEDRA RANDOM

Una Fedra particolare nella rilettura di Filippa Ilardo ed Angelo Di Dio, dalla Yourcenar, a Ritsos,che ci ha immesso in quella interpretata egregiamente,qualche anno fa, da Elisabetta Pozzi, che abbiamo visto durante “il Canto delle Pietre” , a Kamarina. L’abbiamo vista a Casuzze per I Teatri di Pietra.

Una Fedra, moderna e antica, un mito e tanti miti ricuciti dal filo rosso di Arianna, sorella tradita di Fedra, nel suo amore per Teseo.

Un amore incestuoso per il figliastro Ippolito quello di  Fedra interpretata con maestria da Elisa Di Dio, la cui chioma rossa diventa un tutt’uno con quella storia , che ci immette in una storia intrigante e affascinate. Fedra, Ippolito e Arianna costruiscono nel pubblico, anzi riescono a costruire un immaginario collettivo, proprio delle grandi interpretazioni.

Una scena sobria ed elegante, quella in cui si muovono gli attori. Nella parte centrale una sedia su cui è adagiata Fedra. Una pedana, dietro di lei, con tante luci, che ci immette in un’atmosfera moderna e rock, che non infastidisce affatto, anzi dà un tocco moderno all’insieme. Fedra, con un microfono e gli altri due attori canteranno anche una canzone moderna, che attualizza sia la storia, sia il mito.

Il pubblico è ammaliato e attento, e recepisce la storia facendola propria. Al calar delle luci applaude ripetutamente chiamando gli attori sul palcoscenico.

Una favola-mito, questa Fedra tra protagonista, aiutante, oggetto magico, come nelle favole di Propp.

Una favola universale, che ci immette nel mondo reale e immaginifico dell’Ade, attuale e mito insieme in una lettura femminile e maschile al contempo, quella della Ilardo e Di dio, che hanno saputo comunicare col pubblico variegato e dare un tocco di originalità  a questa storia della nostra memoria.

 

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