LA CORTE DEI CONTI HA BOCCIATO ANCHE GAMBUZZA

Al fine di far chiarezza sulle farneticanti affermazioni dell’ex assessore al bilancio Gambuzza, un gruppo di Consiglieri, stanchi della pioggia di infamie senza fondamento precipitata in questi giorni, precisano quanto segue.

Anche la Corte dei Conti ha bocciato Gambuzza! Per cui fa bene l’ex assessore a non gioire e il suo mancato giubilo è l’unica cosa vera che ha scritto.

L’affermazione che il piano approvato con delibera n. 41 del 16/7/13, il “suo” piano, sia stato approvato da noi, è la prima colossale bugia. Il piano fu approvato dalla sua coalizione (Bramanti, Marino, Ciavorella, Puglisi, Rivillito, Voi, Miceli). Non disponendo però tali forze, già allora divenute minoritarie, dei numeri necessari, il piano non sarebbe mai passato. Il Sindaco ci rivolse pertanto un accorato appello, in nome del senso di responsabilità, per evitare il dissesto, e solo così, con la presenza in aula dei capi gruppo Caruso Claudio, Ferro, Caruso Andrea, Verdirame e Ficili (i primi tre astenuti, gli ultimi due contrari) e di Fiorilla (astenuto) fu garantito il numero legale utile alla votazione di approvazione, nonostante i termini fossero scaduti.

Noi eravamo già allora in totale disaccordo con una previsione di copertura di spesa di quasi 26milioni di euro annui. Rispetto al 2012, infatti, il consuntivo 2013, questo si da noi approvato, prevede circa 5milioni di euro in meno! Tanto per esser chiari la differenza – 50milioni in dieci anni di piano- il signor Gambuzza pensava di accollarla agli Sciclitani. Motivo? Noi non l’abbiamo mai capito e, pare, non l’abbia capito nemmeno la Corte, tant’è che con la sua bocciatura, in fondo pone una semplice domanda: chi è il bugiardo? Voi che non avete voluto aumentare le tasse o il buon Gambuzza che per ben tre volte avete frustrato nella sua libidine di tartassare gli sciclitani?

La bocciatura della Corte viene presentata dai raccoglitori d’acqua al proprio mulino come uno scandalo sorprendente. In realtà sanno benissimo, e lo hanno sempre saputo, come noi, che essa è il logico frutto della incongruenza delle proposte formulate dall’ex assessore al bilancio e la capacità politica della sua ex maggioranza di tradurle in atti deliberativi. La cosiddetta “bocciatura” era una possibilità che nessun consigliere comunale (da qualunque lato esso sieda) o amministratore ha mai nascosto, e la stessa non preclude di rimodulare, nei 90 giorni previsti dalla legge, un nuovo piano di riequilibrio che il miglioramento finanziario consente. Infatti, siamo passati da un disavanzo 2012 di 1,9milioni di euro ad un avanzo 2013 di 4milioni di euro, in assenza di debiti fuori bilancio di competenza 2012/13. Tutto ciò rende lecito sperare in un risanamento con meno lacrime e sangue del previsto. Addirittura si ipotizza la possibilità di far uscire Scicli dallo stato di predissesto ed evitare del tutto un riequilibrio decennale: il sogno arduo, ma non impossibile, di ritornare ad una gestione normale e virtuosa dell’Ente!

Ci duole poi deludere ulteriormente Gambuzza informandolo sul fatto che l’abisso, da lui paventato, dei debiti fuori bilancio, tale non è. E’ vero che la nota settoriale da lui citata ha suscitato perplessità anche alla Corte, ma va spiegato che nei pochissimi e concitati giorni intercorsi tra convocazione ed audizione, sono stati recepiti, come dati nuovi, parecchi dati che erano già noti fin dal piano rimodulato il 16/7/2013. Il piano Gambuzza fissava il “monte” a quota 11,5 milioni. Ebbene, tenuto conto di ridefinizioni frattanto intervenute, di pagamenti effettuati , ma anche dell’aggiunta di 1,5 milioni per debiti di tre sentenze emanate in epoca successiva, oggi tale misura si attesta a circa 12 milioni: tutto considerato, non proprio un abisso.

Una tempesta di menzogne, di fango, di confusione viene rovesciata, in questi giorni, addosso ad una Città che, alla fine vuol sapere solo una cosa: si può uscire dallo “scoglio del Giglio” e non affondare, possibilmente senza nuove tasse?

La risposta, lontana dalla macelleria fiscale e sociale promessa da Gambuzza, sta nei seguenti numeri:

Circa 12milioni di debiti fuori bilancio, di questi, circa 6 derivano da espropri rispetto a cui la legge consente di contrarre mutui a lunga scadenza con la Cassa Depositi e Prestiti. Restano circa 6milioni da ripianare il prima possibile e per i quali non è proibitivo ipotizzare un rientro nei normali tre anni previsti dalla legge e senza necessità di ricorrere a piani di riequilibrio.

Si tratterebbe di circa 2milioni annui da reperire nel triennio 2014/16: una impresa assolutamente possibile.

Forse qualcuno preferirebbe che Scicli facesse davvero la fine della Concordia, noi crediamo che non sia necessario e, l’aver ‘bonificato’ il Palazzo da assessori e uomini di partito, secondi a nessuno in fatto di disastri economico-finanziari, sia già un buon inizio!

 

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