NICOSIA E GURRIERI SODDISFATTI DEL MANTENIMENTO DEL TAR CATANIA

Commentando l’approvazione, da parte della Prima Commissione della Camera, dell’emendamento all’art. 18 del decreto legge 90 sulla Pubblica amministrazione, con il quale il mese scorso il Governo aveva deciso di sopprimere tutte le sezioni staccate dei Tribunali amministrativi regionali, tra cui quella di Catania, il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha dichiarato:

“Esprimo soddisfazione per il ravvedimento del governo nazionale, e sono doppiamente contento, perché il comune di Vittoria è stato il primo ente in Sicilia a deliberare un atto di giunta per chiedere il mantenimento del Tar di Catania. Nel corso dell’assemblea che si è svolta nella sede del Tar etneo – alla presenza dei sindaci del comprensorio, del presidente del Tribunale amministrativo di Catania e dei presidenti delle varie sezioni – in cui è intervenuta la dirigente dell’Ufficio Avvocatura, Angela Bruno, delegata a rappresentarmi, il nostro Comune è stato menzionato per avere superato in celerità nel deliberare anche il comune di Catania. Avevamo sottolineato che il taglio previsto dal governo era insensato e avrebbe prodotto un rallentamento dei tempi della giustizia amministrativa; ora diamo atto allo stesso governo di aver dato riscontro positivo alle istanze della magistratura, degli Ordini forensi e degli enti locali, e rivendichiamo il merito di aver contribuito in piccola parte a rettificare una scelta dannosa per l’amministrazione della giustizia in Sicilia”.

Sulla decisione del governo si registra anche la dichiarazione dell’assessore comunale alla Legalità, Piero Gurrieri, che ha espresso “soddisfazione per la decisione della Commissione parlamentare che ha ritenuto di proporre all’aula il mantenimento delle sezioni situate nelle città sedi di Corte d’appello, tra le quali Catania, differendo la soppressione delle altre sezioni al luglio del 2015”.

“Si tratta – ha continuato l’assessore – di una decisione estremamente opportuna, che può realisticamente consentire il mantenimento di alcuni importanti presidi di giustizia in alcune grandi città dell’Italia meridionale e insulare quali Salerno, Reggio Calabria, Lecce e soprattutto Catania. Esprimo compiacimento per questo orientamento della Prima Commissione, che naturalmente sarà sottoposto all’aula in sede di discussione per la conversione in legge del decreto legge “P.A.” tra poche settimane”.

 

 

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