IN RIVOLTA IL MONDO DELLA SCUOLA

 Assemblea  dei docenti del Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” di Ragusail 31/10/2012, su iniziativa delle RSU del liceo, per valutare le azioni di lotta da intraprendere, sia contro le norme riguardanti la scuola contenute nella cosiddetta Legge di Stabilità 2013 – in particolare, innalzamento dell’orario di insegnamento a 24 ore – che contro il mancato pagamento degli scatti di anzianità, affermano che le proposte del Ministro Profumo e del governo tutto
– ledono in forma grave la dignità e la professionalità del lavoro degli insegnanti, additandoli ancora una volta alla pubblica opinione come categoria privilegiata e “fannullona”, secondo i più beceri luoghi comuni; – non tengono conto del fatto che tutti gli insegnanti svolgono una mole di “lavoro sommerso”, funzionale alle 18 ore di insegnamento frontale, attualmente non riconosciuto in modo palese ma quantificabile in numerose ore di sistematico lavoro giornaliero e consistente in una molteplicità di attività fondamentali per la qualità dell’istruzione stessa, quali: programmazione delle attività didattiche, preparazione delle lezioni, preparazione delle verifiche e dei compiti in classe, correzione delle prove scritte, formalizzazione delle valutazioni, riunioni collegiali pomeridiane, colloqui con le famiglie, corsi di recupero e potenziamento, aggiornamento culturale e professionale, progetti di arricchimento dell’offerta formativa, visite d’istruzione, stage linguistici, scambi culturali, ecc.; – comporterebbero, se approvate, un peggioramento delle già difficili condizioni in cui i docenti espletano le proprie funzioni, con consequenziale ulteriore peggioramento della qualità dell’istruzione; – taglieranno almeno 30.000 posti di lavoro (ma alcuni calcoli indicano una cifra doppia), colpendo sia la categoria dei “precari” che del personale in servizio a tempo indeterminato;
– aggravano complessivamente le sorti di un sistema scolastico che ha subito negli ultimi anni pesantissimi tagli finanziari ed elevatissimi costi umani (con decine e decine di migliaia di docenti precari di fatto espulsi dalla scuola) – operano in ultima analisi un peggioramento delle condizioni economiche stesse di tutta la categoria, che subisce il blocco del contratto per un periodo di almeno 6 anni, percependo magri stipendi fermi al 2007, e si vede negato  nche il pagamento degli scatti di anzianità (unica forma di aumento dello stipendio, anche se minimale, ogni 6 anni di anzianità di servizio). Pertanto, in attesa di un riscontro tangibile e sicuro dell’abolizione dalla Legge di Stabilità 2013 delle infauste norme di cui sopra, i docenti tutti decidono di avviare un periodo di agitazione durante il quale saranno sospese tutte le seguenti attività aggiuntive, non obbligatorie per contratto:
1. attività funzioni strumentali
2. attività funzione di coordinatore di classe e
segretario
3. referenti di dipartimento
4. sportelli didattici per il recupero
5. corsi di recupero
6. ore eccedenti per la sostituzione
7. certificazioni informatiche e linguistiche
8. stage e scambi culturali
9. progetti extracurriculari
10. viaggi e visite di istruzione
11. adozione libri di testo

Tali iniziative saranno affiancate da operazioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in primis genitori e
studenti, nonché di raccordo con tutte le altre scuole della città, prevedendosi anche l’adesione in massa allo
sciopero generale programmato per il 24 novembre.

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All’ultimo momento apprendiamo che si torna alle 18 ore. L’emendamento ha infatti onneuto il nulla osta. Vedremo a cominciare da lunedigli sviluppi della vicenda

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