ZISA E COTTONARO LASCIANO IL SINDACO ALFANO

Non per fare facile retorica e neanche, come si direbbe in TV, per prenderci facili applausi; ma le dimissioni dell’assessore Zisa e l’uscita dalla maggioranza del consigliere Cottonaro, con le ragioni che le accompagnano, sono il frutto di un’azione amministrativa evanescente ed inconcludente che noi denunciamo da due anni a questa parte.

Un’amministrazione, quella di Alfano, che trincerandosi dietro la burla dei debiti, ormai totalmente e definitivamente smentita, ha bloccato la nostra città, facendola in molti casi brutalmente retrocedere: licenziamenti, tagli ai servizi, vistoso aumento delle tasse, Piano Regolatore bloccato per conflitto d’interessi del sindaco, edilizia al palo, ammortizzatori sociali del tutto insufficienti in questo momento di gravissima crisi, nessuna opera pubblica in cantiere e quelle esistenti inspiegabilmente neglette e perciò in colpevole degrado e sempre meno utilizzabili dai comisani, verde pubblico allo stato brado, strade sbrindellate, aeroporto che non decolla…Insomma, un disastro generale. Che – oltre che da noi – è stato notato qualche mese fa dal rappresentante consiliare della lista “La Torre”, e adesso dagli esponenti istituzionali della “Lista del Cuore”, che avevano pure creduto nel rinnovamento millantato e mai neanche lontanamente accennato dal sindaco Alfano.   

Appare evidente, inoltre, che le critiche mosse all’amministrazione Alfano dai suoi ex alleati sono esattamente quelle che noi le abbiamo mosso dopo appena qualche mese dal suo insediamento: immobilismo, sprechi, incapacità, mancanza di trasparenza e confusione politica. La grande, gigantesca confusione politica è, da ultimo, ribadita dall’esilarante nota del sindaco con la quale revoca il mandato assessoriale a Zisa, che si era già dimesso pubblicamente alcune ore prima. Roba da fare morire d’invidia Woody Allen, per non aver pensato a una gag del genere nel suo “Banana Republic”! Questa dunque la situazione: una città in ginocchio, che non accenna a rialzarsi perché questa amministrazione è in tutt’altre faccende affaccendata. Non è troppo tardi. Ancora è possibile contenere i danni. Occorre però che questi amministratori facciano un bagno d’umiltà, prendano atto della loro profonda inadeguatezza e dei problemi reali che attanagliano Comiso e provino seriamente a risolverli. (r.c.)

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