È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VOLONTARI OPERANTI NELLA PASTORALE DELLA SALUTE
25 Ott 2016 07:51
Ha preso il via ieri pomeriggio il corso formativo per volontari operanti nella Pastorale della salute, cappellanie ospedaliere e ministri straordinari della comunione Eucaristica. L’appuntamento è stato ospitato presso il Centro internazionale di spiritualità Cor Jesu di via Colleoni a Ragusa. Il corso è organizzato da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, ed è rivolto a tutti coloro che desiderano dedicare un poco del loro tempo al volontariato, ai malati e sofferenti presso gli ospedali, cliniche private, case di cura e di riposo o anche ai malati che si trovano presso il proprio domicilio in territorio parrocchiale in collaborazione con i propri parroci. Dopo l’introduzione di don Giorgio Occhipinti, a relazionare è stato Giuseppe Occhipinti, presidente Cives Ragusa e segretario della Pastorale della salute, che si è soffermato ad affrontare gli aspetti concernenti l’approccio al malato e la relazione d’aiuto. “Quest’ultima – ha sottolineato Occhipinti – non è altro che assistenza. Ecco perché ho toccato i temi dell’umanizzazione. I pilastri della relazione d’aiuto sono: l’empatia, il rispetto, l’autenticità, la specificità, il confronto e l’immediatezza. La relazione d’aiuto è la conditio sine qua non dell’efficacia dell’assistenza. Mentre per umanizzazione s’intende quel processo in cui si deve porre il malato al centro della cura; questo concetto segna il passaggio da una concezione del malato come mero portatore di una patologia ad una come persona con i suoi sentimenti, le sue conoscenze, le sue credenze rispetto al proprio stato di salute. Si può sottolineare quindi che il processo di umanizzazione consiste sostanzialmente nel ricondurre al centro l’uomo con la sua esperienza di malattia e i suoi vissuti”. Il direttore dell’ufficio diocesano, don Occhipinti, ha sottolineato che con questi corsi si intende qualificare la presenza dei laici nel mondo della salute e della malattia, fornendo strumenti utili che aiutino a saper meglio stare accanto, dialogare, accompagnare i malati e le loro famiglie. Il secondo appuntamento è in programma lunedì 31 ottobre, sempre alle 16 e sempre al Cor Jesu. Sarà lo stesso don Occhipinti a relazionare su “Le cappellanie ospedaliere, nuove frontiere per una Pastorale della salute efficace”.
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