VOCABOLARIO SULLA MISTIFICAZIONE

In questi mesi avevamo deciso che non valeva la pena rispondere a Nello Di Pasquale, tipico personaggio Pirandelliano, un neo Vitangelo Moscarda che potremmo oggi ridurre ad ‘uno, nessuno e territorio’ nella spasmodica ricerca di una improbabile elezione che Ragusa gli negherà inesorabilmente.

L’ex sindaco è abituato a manifestarsi in diverse ‘forme’. Uno degli ‘aggeggini’ che usa per intorbidire, mistificandolo, il dibattito politico è quello di tentare di screditare e delegittimare chiunque gli fa da ostacolo utilizzando, una delle tante sigle :’Territorio’. Una realtà rovesciata, un fumo negli occhi dato in pasto ai cittadini da chi il territorio lo ha devastato e cementificato.

Dopo avere perso per strada l’unico eletto, il consigliere Angelo La Porta che per coerenza non è stato ai giochetti ‘Pd-territorio’; la sigla ‘Territorio’ è stata riesumata per attaccare Giovanni Iacono all’atto delle dimissioni di protesta da presidente del Consiglio Comunale  contro il tentativo di Nello Di Pasquale di scippare il Comune di Ragusa di buona parte delle royalties spettanti. Sono seguiti poi altri attacchi, periodicamente, sempre a Partecipiamo e a Giovanni Iacono ai quali, per carità, non abbiamo risposto.

Nello Di Pasquale invece di preoccuparsi di Partecipiamo dovrebbe chiedersi perché è da giorni che la nostra posta elettronica, sito, whats up e i cellulari risultano intasati da persone, alcune conosciute ed altre nemmeno conosciute  che ci fanno appelli affinché si scongiuri la sola idea che possa ritornare per Ragusa e su Ragusa l’’incubo’ del ritorno di ‘Di Pasquale’ e ‘contorni’.

La stragrande maggioranza dei Ragusani ha votato, al ballottaggio, i “grillini” solo per non votare chi sosteneva Di Pasquale. Abbiamo votato i ‘grillini’ che per certi versi sono stati ‘generati’ da Di Pasquale per tentare di togliere le ‘mani sulla città’ a Di Pasquale. 

Il problema, purtroppo, è che abbiamo votato ‘Piccitto’ e per certi versi, in questi anni, ci siamo ritrovati sempre ‘ Di Pasquale’ che dal Comune di Ragusa sembra non essere mai ‘uscito’.

Uno degli esempi più emblematici è stata l’elezione a marzo del presidente del consiglio comunale dove Di Pasquale ha dettato con telefonate, sms e richieste di “prova di voto” chi doveva essere votato e chi doveva essere ‘eliminato’ cioè Giovanni Iacono. Il tutto in piena alleanza con i ‘figli’ grilliini. Come ‘eliminati’, guarda caso, in questi anni dai pentastellati sono stati, uno per uno, gli oppositori dello stesso ex sindaco.

Ma non si affanni Di Pasquale ad usare le diverse ‘sigle’ e ‘maschere’ per addossare i suoi ‘pregi’ politici quali il ‘ricatto’ o la sete di poltrone ad altri che le poltrone  le hanno, ripetutamente,  rifiutate e non si disperi chiedendo adesso le dimissioni di Piccitto perché il Sindaco Piccitto deve portare a termine il mandato degli elettori, riteniamo che non si dimetterà  e le elezioni al Comune di Ragusa saranno nel 2018, esattamente un anno dopo le elezioni regionali che stanno portando, disperatamente, Di Pasquale a riesumare i vecchi  ‘aggeggi’.

Stia sereno Di Pasquale e si affidi al neo nominato responsabile Enti Locali della sigla ‘Territorio’, il caro ed eterno Michele Tasca,  su cui condividiamo le motivazioni ufficiali della nomina, bravo per la sua ‘capacità nell’analizzare le questioni e  trovare le soluzioni più adatte’.

 

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