VITTORIA NON DIVENTI LA CITTÀ DEI CASSONETTI A “TESTA APPUZZUNI”

Prima di tutto chiediamo l’immediata rimozione dei cassonetti : lasciarli per le strade capovolti , oltre a dare l’idea di una città sottosopra , significa attrarre in quei punti  concentrazioni  di rifiuti di ogni genere . Gli appostamenti dei vigili urbani per sanzionare  chi pensa sia possibile  abbandonare lì  l’immondizia vanno evitati  perché, prima , bisognerebbe multare   gli amministratori che non sono riusciti a provvedere ad un servizio di ritiro celere e hanno scelto di capovolgere i contenitori per indicare a loro  modo che il servizio è cessato. Gli appostamenti  e relative sanzioni vanno invece effettuati  nelle contrade e nelle campagne dove si sta generando una vera emergenza  ambientale con intere zone diventate discariche abusive .

Le nostre proposte scaturiscono dalla conoscenza del territorio e dall’osservazione di come funziona( o, meglio, non  funziona)  il  sistema attuato , dalla volontà di capire come esso possa essere migliorato e come potrebbe rispondere adeguatamente  alle necessità delle persone e dell’ambiente in cui esse vivono. Questa gestione della “raccolta porta a porta o domiciliare” pone diversi spunti di riflessione, fonte di ispirazione di nuove idee per la creazione di nuovi strumenti  per il miglioramento del servizio stesso.  I sacchetti vengono prelevati da stabili molto diversi tra loro, che producono rifiuti qualitativamente e quantitativamente eterogenei. I dati della raccolta dei rifiuti urbani domestici da privati non possono essere comparati a quelli di raccolte particolari quali, ad esempio, quelli delle mense di preparazione dei pasti, dei mercatini rionali o degli esercizi stagionali. Il secondo spunto di riflessione riguarda la sicurezza e l’igiene . Gli addetti abilitati al ritiro dei sacchetti sono in possesso degli strumenti di accesso di spazi pubblici e privati in questione. Per un rapporto più trasparente e tracciabile, si dovrebbe registrare chi e per quanto tempo si è trattenuto all’interno della proprietà; inoltre la raccolta dei rifiuti prevede che le stesse mani di un operatore vengano a contatto con una serie numerosissima di sacchetti  e di mastelli con un evidente rischio di contaminazione virale e batterica per gli utenti che riportano all’interno della propria dimora il contenitore il giorno dopo la raccolta .  Infine, l’ultimo punto su cui riflettere per strategie  a medio termine, riguarda la trasparenza dei rapporti tra Municipalizzata ed Utenza. Le tariffe applicate per lo smaltimento dei rifiuti sono di tipo forfettario, discostandosi dalle modalità di quantificazione delle altre utenze come luce e gas, ad esempio, dove esistono tariffe, letture provvisorie e definitive. Oggi non è più plausibile che si paghi una tassa  in base alla superficie abitativa  e per  la rideterminazione dei canoni si   potrebbe ragionare su un servizio di tariffa al consumo per applicare costi minori a chi produce meno rifiuti, a chi differenzia meglio e quindi chi genera minore impatto ambientale. Oltre però agli spunti di cui sopra, che possono essere valutati ed in caso adottati nei prossimi mesi,  è prioritario  intervenire immediatamente per rimediare al   metodo “tutto e subito”  del sindaco Moscato, il quale  non ha voluto ascoltare  il  nostro invito a procedere gradualmente per zone , mantenendo la raccolta tradizionale nelle periferie e nelle contrade oltre a creare delle isole ecologiche di conferimento . Oggi la Città è molto sporca e, come avevamo previsto, i sacchetti dei rifiuti vengono   aperti e sparsi per le strade dai tanti cani randagi . Il personale della “EF” è insufficiente e tutto dedicato  a questo servizio , tralasciandone altri , come, per  esempio,  i lavori del verde pubblico .  E’ chiaro :occorrono immediati correttivi all’organizzazione approssimativa dell’amministrazione .Queste le nostre proposte che ufficializzeremo al sindaco e all’assessore competente  nelle prossime ore :

–        acquisto di cestini portarifiuti in tutte le zone  della Città e della frazione con particolare riguardo al Lungomare di Scoglitti ( La Lanterna e Cammarana )

–       4 isole ecologiche , una per quartiere , dotate di telecamere e possibilmente con personale di accoglienza dove conferire i rifiuti o in forma differenziata ( godendo di premialità) o senza separare i rifiuti ( il personale in questo caso diventa di aiuto e insegnamento a chi porta il proprio sacco di immondizia ) anche perché la legge non prevede debba esserci il 100 per cento di differenziata , ma di aumentarne le percentuali in modo sensibile .

–       Acquisto e installazione di almeno 20  DogToilet  (veri e propri sistemi di smaltimento per  le deiezioni canine , con dispenser di  sacchetti e bidoncino per i rifiuti )
Questi siano i primi aggiustamenti per migliorare il servizio e soprattutto l’igiene e il decoro pubblico .

 

 

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