Vittoria, il sindaco Aiello chiede gli ispettori per il Piano Regolatore

Il sindaco di Vittoria Francesco Aiello chiede l’intervento della regione siciliana sulla vicenda infinita del piano regolatore. Il primo cittadino chiede la nomina degli ispettori per indagare sui fatti del Piano regolatore generale e fa sapere che si rivolgerà anche alla Procura.

Lo schema di massima proposto dalla giunta Moscato approvato nel 2017

Il piano regolatore (o meglio lo schema di massima) era stato approvato dal consiglio comunale di Vittoria nel 2017 nel periodo dell’amministrazione guidata da Giovanni Moscato. Lo schema di massina era stato predisposto nel periodo della sindacatura Nicosia, ma non si fece in tempo ad approvarlo. Toccò dunque al sindaco Moscato e alla sua giunta approvare lo schema di massina, ma apportando alcune modifiche sostanziali. In particolare, il piano appariva – secondo alcuni – sovradimensionato rispetto alla situazione reale, prevedendo un incremento demografico e nuovi insediamenti residenziali e commerciali che in questo momento appare difficile da immaginare.

L’amministrazione Moscato venne interrotta dallo scioglimento e dopo l’insediamento dei commissari il Piano regolatore rimase fermo.

Nel 2022 il consiglio comunale ha revocato il Prg di Moscato

Dopo l’insediamento della nuova amministrazione guidata da Francesco Aiello, il nuovo sindaco decise di revocare lo schema di massima, contestandolo in toto. Lo schema di massima del Prg venne revocato dal nuovo consiglio comunale nella primavera del 2022 e il sindaco Aiello annunciò la volontà di far ripartire ex novo, su nuove basi, la revisione.

Finora, l’amministrazione Aiello non ha prodotto nessun atto riguardante il Prg e oggi l’amministrazione non ha più la maggioranza in consiglio comunale. Tutto quindi rischia di rimanere bloccato con iter ancora più lunghi.

Nel frattempo, il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sulle “zone bianche” per permettere ai proprietari di terreni sottoposti a vincoli ormai scaduti da anni di potere edificare nel rispetto delle norme del regolamento, evitando i contenziosi davanti al Tar.

Ma la gestione dell’urbanistica a Vittoria, ancora oggi, rimane fuori da un progetto urbanistico complessivo, da un progetto di una città che pensi e programmi il suo sviluppo urbanistico, sia residenziale che industriale.

Ora, però, il sindaco decide di puntare lo sguardo su quelle che – a suo parere -ò sono le responsabilità del passato. E chiede un’ispezione al comune.

Mentre sono ancora in corso e si stanno per concludere le due ispezioni avviate dalla regione che hanno evidenziato numerose presunte irregolarità e anomalie della gestione amministrativa di Aiello, il primo cittadino “rilancia” e chiede ispezioni e verifiche sulla gestione del Prg nel periodo dell’amministrazione Nicosia e Moscato.

Sullo sfondo ci sono anche le vicende degli ultimi anni dell’amministrazione Nicosia quando lo schema del Prg venne approvato, una prima volta, con profonde modifiche operate dal consiglio comunale, anche in quel caso grazie ai gruppi di opposizione che avevano la maggioranza consiliare. In quegli anni, la “fronda” rispetto al piano predisposto dalla giunta Nicosia vedeva all’opposizione vari gruppi politici di destra e di sinistra. Allo stesso tavolo sedevano Francesco Aiello e Giovanni Moscato, Andrea La Rosa, Mariella Garofalo, Salvatore Garofalo e Peppe Mustile.

I continui stravolgimenti politici a Vittoria non hanno mai agevolato né reso possibile l’approvazione del Piano regolatore e hanno allungato i tempi. Il piano venne approvato nel 2017 dalla giunta Moscato (con una previsione diversa) e revocato dall’amministrazione Aiello nel 2022.

Nel frattempo, nelle zone dove i vincoli urbanistici erano scaduti i cittadini hanno ottenuto, con ricorso al tar di poter edificare. Lo stesso potrà accadere ora dopo l’approvazione, in consiglio comunale, del regolamento che permette ai proprietari delle cosiddette “zone bianche”, cioè con vincoli urbanistici scaduti, di poter edificare all’interno delle norme predisposte dal comune.

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Aiello punta accusa gli amministratori che lo hanno preceduto: “Hanno dovuto risarcire i costi delle cause perse al TAR, lasciando passivamente i vincoli decaduti per ben tredici anni. Hanno approvato una variante dopo 13 anni in palese contrasto e in violazione con le direttive che erano state approvate dal consiglio comunale e che proibivano la creazione di nuove zone d’espansione con consumo improprio di suolo. Hanno previsto superfici e cubature aggiuntive per 20.000 persone. Come se avessero ideato e autorizzato una nuova città, tutto questo in maniera illegale”.

Il primo cittadino conclude: “Vengano gli Ispettori della Regione, ai quali chiedo sin da ora di essere sentito per esporre in maniera dettagliata, i dati dello scandalo della variante del saccheggio. Cosa che farò anche con la Procura della Repubblica”.

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