VITTORIA, GC: “GARANTIRE I TRASPORTO AGLI STUDENTI PENDOLARI”

“Il diritto allo studio, garantito dalla Costituzione italiana, è, per gli studenti vittoriesi pendolari, solo formale. Chi viaggia per studiare è costretto a metter mano al portafogli pesantemente, e non dovrebbe.” I Giovani Comunisti da tre anni combattono contro i soprusi delle ditte in concessione monopolistica dei servizi di trasporto a fianco degli studenti e delle loro famiglie.

 

Nel 2008, con un primo comunicato, denunciarono l’aumento sproporzionato del costo del biglietto, che è continuato a crescere nel tempo. Gli studenti medi che si recavano a Ragusa nel 2007 pagavano, per il biglietto di andata e ritorno 4,10 €. Oggi ne pagano, per lo stesso, 5,20 €. Un aumento, rispetto al costo iniziale, del 27%. Gli studenti universitari che cinque anni fa pagavano 6,50 € per il biglietto di sola andata per Catania. Oggi spendono 7,90 €. Questa volta l’aumento è del 22%. Inoltre la possibilità di acquistare il biglietto di andata e ritorno per Catania, utilizzabile in un periodo fino a tre giorni, è stata abolita. Da più di un anno il biglietto di A&R è valido solo entro ventiquattro ore. Risultato è che se tu studente universitario scendevi da Catania il venerdì facevi il biglietto a-r (11.70 euro) ora invece fai due biglietti di sola andata a 15.80 euro.

 

I Gc denunciano anche l’assenza di norme di sicurezza all’interno degli autobus che “sembrano essere diventate un optional, capita troppo spesso di vedere bus logori, in cui piove dentro o in cui si aprono i portelli degli ingranaggi sotto i sedili, e capita ancora di viaggiare con mezzi il più delle volte sovraffollati, sebbene il precedente Prefetto, in un incontro dell’aprile 2010, avesse preso l’impegno per garantire maggiori controlli e una costante vigilanza della Polizia Stradale”.


Ed ancora la notizia certa è che dal 1 gennaio 2012 saranno introdotti dei balzelli con l’introduzione di una nuova misura reddituale, coperti dalla solita scusa delle difficoltà economiche degli enti locali. Le famiglie dovranno innanzitutto anticipare il costo dell’abbonamento che verrà rimborsato solo successivamente e parzialmente secondo delle fasce di reddito, ancora tutte da definire. 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it