L’ASP di Ragusa rende noto che, a conclusione della selezione pubblica per titoli e colloquio, è stato conferito al dottore Luciano Carnazza l’incarico di Direttore della U.O.C. Distretto 1 di Ragusa, con durata quinquennale. Il Distretto rappresenta uno snodo essenziale per l’organizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare nel quadro delineato dal Decreto Ministeriale n.77/2022, che definisce […]
Violenza sessuale e abusi nei confronti del figlio 15enne: ai domiciliari una 50enne del catanese
07 Ago 2025 10:11
Orrore in provincia di Catania. Una donna di 50 anni è stata arrestata per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni del figlio 15enne. L’indagine è scaturita da un’attività coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania e la Polizia di Stato che ha dato esecuzione a un’ordinanza che dispone i domiciliari e il braccialetto elettronico a carico della donna.
A seguito di una segnalazione della comunità a cui il minore era stato affidato dal Tribunale per i minorenni è stata avviata tempestivamente dal personale specializzato del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica di Catania, su precise direttive della Procura, un’indagine che ha consentito di evidenziare diversi elementi utili a ricostruire i fatti di indagine.
Grazie anche all’analisi dei contenuti dei device sequestrati, contenenti numerosi messaggi vocali, foto e video di natura sessuale, risulterebbe che la donna, abusando della condizione di inferiorità psichica del proprio figlio minore di anni 15, aveva indotto l’adolescente, sin da quando questi aveva 13 anni, a compiere atti sessuali con l’invio di messaggi audio dal contenuto sessualmente esplicito nonché foto e video di autoerotismo.
Il minore, sentito successivamente dal pubblico ministero con l’assistenza di una psicologa, ha confermato con profondo senso di imbarazzo quanto emerso dagli accertamenti tecnici.
La Procura Distrettuale, sulla base degli elementi acquisiti, ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla Polizia Postale, con l’applicazione del braccialetto elettronico alla donna e divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo con la vittima.
© Riproduzione riservata