Viaggio nella sanità siciliana: al pronto soccorso di Ragusa sono solo 6 i medici in servizio. La denuncia del Pd

Sono 17 i medici previsti in organico al pronto soccorso di Ragusa, ma sono solo 6 quelli in servizio. Il viaggio nella sanità siciliana è un’iniziativa del Partito Democratico. I parlamentari regionali e nazionali hanno visitato diverse strutture sanitarie siciliane per valutare le gravi criticità nei pronto soccorso. Presso l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, l’on. Nello Dipasquale, accompagnato dal segretario cittadino del PD, Giuseppe Calabrese, ha incontrato medici e infermieri, denunciando una situazione di grave sofferenza per il sistema sanitario.

Carenze nel pronto soccorso di Ragusa

Dipasquale ha evidenziato numerose criticità. Una su tutte, la grave carenza di personale medico: su 17 medici previsti in organico, solo 6 sono in servizio. Inoltre, al pronto soccorso di Ragusa manca una holding unit, indispensabile per ospitare i pazienti già visitati in attesa di ulteriori disposizioni (dimissioni o ricoveri). Manca, inoltre, la videosorveglianza, necessaria per prevenire episodi di violenza verso il personale sanitario e un sistema logistico efficiente: l’assenza di una posta pneumatica obbliga i medici a trasportare manualmente i campioni da analizzare, sottraendo tempo prezioso all’assistenza.

Criticità simili sono state riscontrate anche negli ospedali di Comiso, Modica e Vittoria, evidenziando un problema sistemico.

Durante la discussione della Finanziaria regionale, il PD aveva proposto un emendamento per estendere le agevolazioni per i medici dei pronto soccorso anche agli ospedali delle città capoluogo di provincia (escluse le Città Metropolitane). Questa misura, che avrebbe incentivato i medici a scegliere realtà come Ragusa, è stata bocciata dalla maggioranza regionale.

Un documento per l’assessore alla sanità

Le visite nei pronto soccorso di diverse province siciliane proseguiranno, con l’obiettivo di raccogliere segnalazioni e trasformarle in un documento programmatico da presentare all’assessore regionale alla Sanità. “Nonostante le ingenti risorse ricevute a seguito della pandemia, dopo sette anni di governo di destra in Sicilia, non abbiamo visto miglioramenti significativi” – ha dichiarato Dipasquale.

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